In data 16 aprile 2020, l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) ha pubblicato una Comunicazione relativa alla ‘Prevenzione di fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l’emergenza da COVID-19’. Nella Comunicazione si è sottolineato – anche sulla scorta di segnalazioni fatte a livello internazionale da EUROPOL, INTERPOL e GAFI/FATF – come la situazione emergenziale abbia esposto il sistema finanziario ad un rischio elevato di commissione di illeciti come truffe o fenomeni corruttivi, nonché alla possibilità che la situazione di debolezza economica generale possa facilitare l’acquisizione di società da parte di organizzazioni criminali.
In quest’ottica, Banca d’Italia ha sottolineato come l’apparato di prevenzione del riciclaggio di fondi illeciti assume, in questo delicato momento storico, un ruolo fondamentale nel contrastare tali fenomeni criminosi, invitando gli intermediari finanziari, i professionisti e tutti i soggetti obbligati di cui al D.lgs. 231/2007 (decreto antiriciclaggio) a calibrare i propri presidi antiriciclaggio nella maniera più efficace e ad effettuare tempestivamente le segnalazioni di operazioni sospette.
La Comunicazione del 16 aprile ha inoltre esortato i soggetti obbligati a vigilare con particolare attenzione l’operatività di soggetti o entità in condizione di difficoltà finanziaria al fine di prevenire abusi ed illeciti in relazione alle misure di sostegno economico adottate dal Governo (D.L. 23/2020, cd. Decreto Liquidità); secondo le indicazioni dell’UIF, tale rischio riguarda sia la fase di accesso al credito garantito (reati di falso in fasi di richiesta delle misure di sostegno), sia per quanto riguarda la fase di utilizzo delle risorse disponibili.