Come noto, il 31 gennaio 2025 scade il termine per presentare la c.d. Relazione CBAM inerente alle attività di importazione di prodotti siderurgici (e non solo) svolte nell’ultimo trimestre del 2024. Attraverso tale relazione, gli importatori dell’Unione europea dovranno comunicare alla Commissione europea – inter alia – i quantitativi di prodotti importati nel trimestre di riferimento, gli impianti di produzione dei beni e i quantitativi di emissioni di CO2 realizzate da tali impianti per la realizzazione dei beni importati (i.e. le emissioni incorporate in tali beni). In particolare, per dichiarare quest’ultimo dato è cruciale avviare al più presto un dialogo con i fornitori esteri dei beni, di modo da consentire loro di raccogliere i dati che dovranno poi essere verificati dagli importatori.
Infatti, ricordiamo che a partire dal 1° luglio 2024, non è più possibile avvalersi, nella compilazione delle Relazioni trimestrali CBAM, dei cc.dd. valori di default pubblicati dalla Commissione. Gli importatori unionali devono quindi essere in possesso dei dati reali delle emissioni di CO2 prodotte dagli impianti situati nei Paesi terzi al fine di poter adempiere agli obblighi di rendicontazione previsti dal Regolamento CBAM.
Segnaliamo, inoltre, che a partire dal 31 dicembre 2024 sono state implementate – a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/3210 – nuove funzionalità all’interno del Registro transitorio CBAM. In particolare, una nuova sezione di tale portale consente ora ai cc.dd. gestori di impianti produttivi siti al di fuori dell’UE di caricare e condividere i dati sulle proprie emissioni con gli importatori UE in modo semplificato. La nuova funzionalità del Registro transitorio permette dunque ai dichiaranti CBAM di cercare nel registro degli impianti di Paesi terzi e di accedere ai dati relativi agli impianti e alle emissioni nella presentazione delle proprie Relazioni CBAM.
Da ultimo, segnaliamo che sono state aggiornate anche le Q&A della Commissione.
Lo Studio Legale Padovan, forte della consolidata esperienza maturata fin dalla pubblicazione del Regolamento CBAM, è a disposizione delle aziende per supportarle nell’adempimento dei propri obblighi e nella validazione dei dati raccolti dai fornitori.