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Industria chimica: la commissione europea adotta il piano d’azione per rafforzare la competitività del settore chimico

Studio Legale Padovan

INDUSTRIA CHIMICA: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA IL PIANO D’AZIONE PER RAFFORZARE LA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE CHIMICO

In data 8 luglio 2025 la Commissione europea ha annunciato lo European Chemical Industry Action Plan (“Piano d’Azione per l’Industria Chimica Europea”), volto a sostenere la competitività globale e la resilienza industriale del comparto chimico dell’Unione europea, in un contesto di crescenti sfide economiche, geopolitiche e normative.

Il Piano si inserisce nel quadro delle iniziative strategiche dell’UE, quali il Clean Industrial Deal e il Competitiveness Compass, e si articola su quattro assi d’intervento principali:

  1. Rafforzamento della resilienza industriale e della produzione strategica in UE;
  2. Apertura di nuovi mercati di scambio e protezione del mercato interno;
  3. Rafforzamento delle catene di approvvigionamento delle risorse energetiche e supporto alla decarbonizzazione;
  4. Apertura di nuovi mercati e innovazione (con particolare riferimento alla green taxation);
  5. Semplificazione normativa e promozione della sostenibilità ambientale e della sicurezza chimica.

Tra le misure previste si segnalano:

  • L’istituzione di un’Alleanza per le Sostanze Chimiche Critiche (Q4 2025), con l’obiettivo di identificare siti produttivi e molecole strategiche per l’UE, monitorare eventuali rischi di delocalizzazione, e facilitare investimenti, innovazione e accesso ai finanziamenti europei.
  • Il rafforzamento degli strumenti di difesa commerciale, in particolare contro pratiche di dumping, anche attraverso la sorveglianza rafforzata delle importazioni chimiche e la valorizzazione delle competenze dell’ECHA e delle autorità doganali nazionali.
  • L’adozione di un nuovo quadro regolatorio per la decarbonizzazione industriale (Industrial Decarbonisation Accelerator Act, Q4 2025), comprendente misure per la semplificazione dei permessi, la promozione dell’utilizzo di idrogeno a basse emissioni e il sostegno agli investimenti in CCUS (carbon capture, utilisation and storage).
  • Il lancio di hub volontari di innovazione chimica e sostituzione (Q1 2026), incentrati sul paradigma “Safe and Sustainable by Design”, che supporteranno in particolare le PMI nello sviluppo di soluzioni alternative più sicure e sostenibili.
  • L’adozione di un pacchetto normativo specifico per il settore (Chemical Omnibus, Q3 2025), che mira alla semplificazione delle disposizioni in materia di etichettatura, fertilizzanti e cosmetici, con risparmi stimati pari a circa 363 milioni di euro annui per l’industria chimica.
  • Una proposta di revisione mirata del Regolamento REACH (Q4 2025), volta a snellire le procedure autorizzative senza compromettere gli standard di tutela della salute e dell’ambiente.
  • L’introduzione di un quadro regolatorio per la gestione delle PFAS, in attesa del parere scientifico dell’ECHA sul dossier di restrizione universale, con possibili deroghe temporanee per usi industriali critici e una strategia integrata di mitigazione, bonifica e innovazione.

Il Piano evidenzia un cambio di paradigma nella politica industriale unionale: l’industria chimica, considerata “industria delle industrie”, è riconosciuta quale pilastro essenziale per l’autonomia strategica dell’Unione e per il successo della transizione verde e digitale.

Lo Studio Legale Padovan segue con attenzione l’evoluzione normativa unionale in materia di sostanze chimiche e resta a disposizione per assistere le imprese del settore nella valutazione dell’impatto delle misure previste dal Piano e nella gestione dei relativi adempimenti regolatori e doganali.

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