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PUBBICATA LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA UE-USA: FOCUS SULLE NUOVE MISURE IN MATERIA DI DAZI E COOPERAZIONE ECONOMICA

Studio Legale Padovan

In data 21 agosto 2025 è stata pubblicata la Dichiarazione Congiunta (Joint Statement on a United States-European Union framework on an agreement on reciprocal, fair and balanced trade) tra Stati Uniti d’America e Unione Europea con cui hanno annunciato di aver raggiunto un’intesa relativamente a un accordo quadro (“Framework Agreement”) su un “Commercio Reciproco, Equo ed Equilibrato“. Tale accordo definisce le linee guida per una cooperazione rafforzata in materia di scambi commerciali, investimenti e sicurezza economica tra le due sponde dell’Atlantico, rappresentando un primo passo per migliorare l’accesso al mercato e aumentare le relazioni commerciali tra USA e UE, che potrà essere ulteriormente ampliato nel tempo includendo altri settori.

Il documento, di portata strategica, affronta una pluralità di temi rilevanti per le imprese italiane ed europee. Di seguito, una sintesi dei principali punti oggetto dell’accordo:

  1. Impegni tariffari dell’UE: Eliminazione dei dazi UE su beni industriali provenienti dagli Stati Uniti e concessione di accesso preferenziale per una vasta gamma di prodotti agricoli e ittici statunitensi. In particolare, l’UE si impegna ad adottare le misure necessarie per estendere la Dichiarazione Congiunta tra Stati Uniti e Unione Europea sull’Accordo tariffario annunciata il 21 agosto 2020, relativa all’aragosta (scaduta il 31 luglio 2025), includendo anche l’aragosta lavorata.
  2. Impegni tariffari degli USA: Come anticipato dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una dichiarazione ufficiale — in cui erano stati illustrati i punti salienti dell’intesa politica raggiunta tra UE e USA lo scorso 27 luglio e le future modifiche al regime dei dazi tra UE e USA, già oggetto di un nostro precedente post — gli Stati Uniti si impegnano ad applicare, ai beni originari dell’Unione Europea, la più alta tra le seguenti aliquote: la tariffa della Nazione più favorita (“MFN – Most Favored Nation) oppure un’aliquota del 15%, composta dalla tariffa MFN e da una tariffa reciproca. Inoltre,si evidenzia che a partire dal 1° settembre 2025, gli Stati Uniti si impegnano anche ad applicare solo la tariffa MFN ai seguenti prodotti dell’Unione Europea: risorse naturali non disponibili (incluso il sughero), tutti gli aeromobili e parti di aeromobili, prodotti farmaceutici generici e i loro ingredienti e precursori chimici. Sul punto, UE e USA si riservano di considerare altri settori e prodotti rilevanti per le rispettive economie e catene del valore, da includere nell’elenco dei beni per cui si applicheranno unicamente le tariffe MFN.
  3. Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962: Con specifico riferimento alle tariffe imposte ai sensi della Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962, gli Stati Uniti si impegnano a garantire tempestivamente che l’aliquota tariffaria, composta dalla tariffa MFN e dalla tariffa prevista dalla Sezione 232, applicata ai beni originari dell’Unione Europea soggetti a misure della Sezione 232 su prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname, non superi il 15%.Inoltre, l’accordoprecisa chequando l’Unione europea presenterà formalmente la proposta legislativa necessaria per attuare le riduzioni tariffarie previste al punto 1), gli Stati Uniti ridurranno i dazi su automobili e parti di automobili originarie dell’Unione Europea soggette ai dazi della Sezione 232 secondo le seguenti modalità:
  • Nessun dazio della Sezione 232 sarà applicato ai beni europei colpiti che presentano una tariffa MFN pari o superiore al 15%;
  • Per i beni colpiti da una tariffa MFN inferiore al 15%, verrà applicata un’aliquota combinata del 15%, composta dalla tariffa MFN e dai dazi della Sezione 232.

Tali riduzioni entreranno in vigore lo stesso dal primo giorno dello stesso mese in cui sarà presentata la proposta legislativa dell’Unione Europea. In relazione all’acciaio, all’alluminio e ai loro prodotti derivati, l’Unione Europea e gli Stati Uniti intendono esplorare forme di cooperazione per proteggere i rispettivi mercati interni da situazioni di eccesso di capacità produttiva a livello globale, garantendo al contempo catene di approvvigionamento sicure tra le due sponde dell’Atlantico. Tra le soluzioni considerate rientrano anche i contingenti tariffari, che consentono l’importazione di volumi determinati a dazi agevolati.

  1. Regole di origine: Il quarto punto affronta il tema della cooperazione sulle regole di origine per garantire che i benefici dell’accordo siano riservati a prodotti effettivamente originari di USA e UE.
  2. Energia e tecnologia: Si prevede anche l’impegno ad una collaborazione per garantire forniture energetiche sicure, affidabili e diversificate, con un focus sulla necessità di affrontare anche le barriere non tariffarie che potrebbero limitare il commercio bilaterale di energia. In tale ambito, l’Unione Europea intende (i) procedere all’acquisto di gas naturale liquefatto (LNG), petrolio e prodotti energetici di origine nucleare dagli Stati Uniti, per un valore stimato di 750 miliardi di dollari entro il 2028; (ii) acquistare almeno 40 miliardi di dollari in chip per l’intelligenza artificiale (AI) di produzione statunitense, destinati al potenziamento dei centri europei di calcolo ad alte prestazioni.
  3. Investimenti: Incremento degli investimenti diretti europei negli USA: previsti almeno 600 miliardi di dollari in settori strategici entro il 2028.
  4. Difesa: Aumento degli acquisti UE di materiale militare e difensivo dagli USA, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione industriale e la sicurezza transatlantica.
  5. Barriere non tariffarie: Gli Stati Uniti e l’Unione europea si impegnano inoltre a collaborare al fine d ridurre e/o eliminare le barriere non tariffarie. Per quanto riguarda il settore automotive e industriale, USA e UE intendono applicare un mutuo riconoscimento degli standard tecnici, promuovendo l’identificazione e lo sviluppo di standard favorevoli per il mercato transatlantico in settori chiave di reciproco interesse.
  6. Prodotti agroalimentari: Collaborazione per l’armonizzazione e semplificazione delle procedure sanitarie e fitosanitarie per prodotti agroalimentari, con attenzione a certificazioni per latticini e carni suine.
  7. EUDR: L’Unione europea si impegna a mitigare l’impatto delle normative su deforestazione nei confronti degli operatori statunitensi.
  8. CBAM: Prendendo atto delle preoccupazioni degli Stati Uniti relative al trattamento delle piccole e medie imprese statunitensi nell’ambito del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere “Carbon Border Adjustment Mechanism” (CBAM), la Commissione Europea, oltre all’aumento recentemente concordato dell’eccezione de minimis, si impegna a lavorare per fornire ulteriori flessibilità nell’attuazione del CBAM.
  9. CSDDD e CSRD: L’Unione Europea si impegna a compiere sforzi per garantire che la Direttiva sulla Due Diligence Aziendale per la Sostenibilità, ovvero “Corporate Sustainability Due Diligence Directive” (CSDDD) e la Direttiva sul Reporting Aziendale di Sostenibilità, la c.d. “Corporate Sustainability Reporting Directive” (CSRD), non pongano restrizioni indebite sul commercio transatlantico. Nel contesto della CSDDD, ciò include l’impegno a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, comprese le piccole e medie imprese, e a rivedere il regime di responsabilità civile previsto dalla normativa. Inoltre, l’Unione europea lavorerà per rispondere alle preoccupazioni degli Stati Uniti sull’applicazione della normativa alle imprese di Paesi terzi con regolamentazioni equivalenti.
  10. Cybersicurezza: L’accordo prevede anche il rafforzamento della cooperazione tra UE e USA sul riconoscimento reciproco delle certificazioni, inclusi i requisiti di cybersicurezza previsti dalla Direttiva 2014/53/UE sulle apparecchiature radio.
  11. Minerali critici: L’Unione Europea e gli Stati Uniti si impegnano a rafforzare la cooperazione e le azioni relative all’imposizione di restrizioni all’esportazione di minerali critici e altre risorse simili da parte di paesi terzi.
  12. Proprietà intellettuale: Gli Stati Uniti e l’Unione Europea si impegnano a discutere impegni di alto livello riguardanti la protezione e l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale.
  13. Diritto del lavoro: L’Unione Europea e gli Stati Uniti si impegnano a collaborare per garantire una forte tutela dei diritti del lavoro riconosciuti a livello internazionale, compresa l’eliminazione del lavoro forzato nelle catene di approvvigionamento.
  14. Commercio digitale: Gli Stati Uniti e l’Unione Europea si impegnano a superare le barriere nel commercio digitale. A tal proposito, l’Unione Europea conferma che non adotterà né manterrà tariffe per l’uso delle reti, mentre entrambe le parti si impegnano a non applicare dazi doganali sulle trasmissioni elettroniche. Inoltre, UE e USA ribadiscono inoltre il loro sostegno alla moratoria multilaterale attualmente in vigore presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), che vieta agli Stati membri l’imposizione di dazi doganali sulle trasmissioni elettroniche transfrontaliere. Introdotta nel 1998 come misura temporanea, questa moratoria è stata prorogata più volte nel tempo e attualmente è valida fino al marzo 2026 (o fino alla prossima Conferenza Ministeriale). UE e USA intendono promuovere la trasformazione della moratoria in un impegno multilaterale permanente, riconoscendone il ruolo cruciale nella tutela di un’economia digitale globale aperta, accessibile e priva di ostacoli fiscali che potrebbero frenare l’innovazione e aumentare i costi per imprese e consumatori.
  15. Digitalizzazione: L’Unione Europea intende consultarsi con gli Stati Uniti e gli operatori commerciali statunitensi sulla digitalizzazione delle procedure commerciali e sull’attuazione della legislazione attualmente proposta sulla Riforma Doganale UE.
  16. Sicurezza economica: Stati Uniti e Unione Europea concordano di rafforzare l’allineamento sulla sicurezza economica con l’obiettivo di rendere le catene di approvvigionamento più resilienti e promuovere l’innovazione. L’accordo prevede azioni congiunte contro le c.d. non-market policies di Paesi terzi, inclusa la collaborazione su investimenti, controlli all’export, appalti pubblici e lotta alla concorrenza sleale.

Gli Stati Uniti e l’Unione Europea, in conformità con le rispettive procedure interne, documenteranno tempestivamente l’Accordo sul Commercio Reciproco, Equo ed Equilibrato per attuare questo accordo quadro.

I professionisti dello Studio Legale Padovan, forti dell’esperienza ultraventennale dello Studio in materia di compliance doganale, sono a disposizione delle imprese per supportarle nell’attuare una pianificazione strategica dei flussi commerciali finalizzata a mitigare l’impatto delle recenti norme anche attraverso la nostra rete di professionisti statunitensi. Per informazioni scrivere a daziusa@studiopadovan.com.

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