Si è conclusa la seconda edizione degli Stati Generali International Trade Compliance (SGITC), l’evento di due giorni organizzato dallo Studio Legale Padovan in collaborazione con AT+ICA presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano. L’evento, tenutosi il 29 e 30 settembre 2025, ha affrontato il tema cruciale: “Le Imprese nel Mondo dei Nuovi (Dis)Equilibri Globali”.
L’Avv. Marco Padovan, Fondatore dello Studio Legale Padovan, ha commentato: “Gli Stati Generali International Trade Compliance si sono confermati un forum indispensabile per le imprese e gli operatori del settore. In un’era di frammentazione globale e crescente ‘regionalizzazione dei valori’, la compliance non è più un mero costo, ma un asset strategico per la resilienza e la competitività”.
L’alto valore strategico dei temi trattati è stato certificato dalla presenza delle istituzioni nazionali e locali, che hanno rimarcato il ruolo fondamentale del commercio internazionale nel contesto geopolitico odierno.
L’On. Giorgio Silli, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) ha commentato: “La centralità della Trade Compliance non è più un tema per pochi addetti ai lavori ma riguarda tutti, perché incide direttamente sulle relazioni economiche e politiche internazionali. Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, fatto di interdipendenze profonde ma anche di tensioni crescenti: il futuro del commercio internazionale non dipenderà soltanto dall’innovazione dei prodotti e servizi né solo dalla capacità di proteggere le filiere strategiche, ma anche e soprattutto dall’impegno a garantire regole comuni, trasparenti e rispettate. È un compito che riguarda tutti noi e che richiede responsabilità, costanza e cooperazione”.
“Viviamo in una fase di profonda instabilità globale, in un contesto geopolitico radicalmente diverso da quello a cui eravamo abituati. È quindi cruciale comprenderlo per agire con lucidità”, ha aggiunto il Dott. Raffele Cattaneo, Sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee, Regione Lombardia. “Come Regione Lombardia siamo impegnati a sostenere le imprese che operano sui mercati internazionali. Lo facciamo sia consolidando i rapporti con i nostri partner storici, sia esplorando nuove opportunità e individuando nuovi mercati strategici, come i Paesi dell’area ASEAN, dell’Asia centrale e del Golfo. Parallelamente agli scambi economici, abbiamo il dovere di promuovere e diffondere i valori della civiltà europea e le radici etiche e culturali della nostra società. Smarrire questi principi significherebbe condannare l’Europa e l’intero Occidente a un ruolo subalterno e il mondo intero a una prospettiva di conflitto”.