Il 18 dicembre 2025 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il Regolamento (UE) n. 2025/2618 che introduce modifiche rilevanti al Regolamento (UE) n. 833/2014 (“Reg. 833/2014”) relativo alle misure restrittive adottate in considerazione della situazione in Ucraina.
Novità introdotte all’allegato XLII del Reg. 833/2014.
Il nuovo regolamento ha aggiornato l’Allegato XLII, includendo ulteriori navi soggette alle restrizioni ai sensi dall’art. 3 vicies, par. 1 del Reg. 833/2014 che prevede il divieto di accesso ai porti, alle zone di ancoraggio e alle chiuse situate nel territorio dell’Unione. Le restrizioni riguardano inoltre qualsiasi operazione di importazione, acquisto o trasferimento delle navi, così come la loro vendita, fornitura (anche a fini di noleggio) o esportazione. È altresì vietato esercitare tali navi o fornire loro equipaggio, nonché prestare servizi essenziali quali la registrazione della bandiera, la classificazione, l’ispezione e la certificazione. Il divieto si estende anche alla concessione di finanziamenti e di qualsiasi forma di assistenza finanziaria, incluse assicurazioni, riassicurazioni e servizi di intermediazione, come il brokeraggio navale. Non sono inoltre consentiti servizi di assistenza tecnica e operativa, tra cui bunkeraggio, approvvigionamento, cambio dell’equipaggio, operazioni di carico e scarico, parabordo e rimorchio. Infine, è vietato effettuare trasbordi da nave a nave o qualsiasi altra forma di trasferimento del carico, nonché appaltare servizi dalla nave stessa.
Sono state aggiunte 40 navi, in particolare per le motivazioni di cui all’art. 3 vicies, par. 2:
- lett. b): “navi che trasportano petrolio greggio, prodotti petroliferi o minerali originari della Russia o esportati dalla Russia, adottando pratiche di trasporto marittimo irregolari e ad alto rischio, come definite dalla Risoluzione A.1192(33) dell’Organizzazione marittima internazionale”;
- lett. d): “navi esercitate in modo da contribuire o sostenere azioni o politiche che compromettono la sussistenza economica o la sicurezza alimentare dell’Ucraina, tra cui il trasporto di cereali o beni culturali ucraini sottratti illegalmente”.
Tra le nuove designazioni figura anche la Gazpromneft Nordeast, di proprietà del gruppo Gazprom Neft, già sottoposta a misure restrittive da parte di USA e Regno Unito.
È evidente che, con l’adozione del Regolamento (UE) n. 2025/2618, l’UE ha avviato un ampliamento mirato del perimetro delle navi soggette a misure restrittive, segnando un progressivo superamento dell’approccio basato esclusivamente sui pacchetti omnibus di sanzioni contro la Russia, che sembra iniziare un nuovo approccio più ad evento, che quindi potrebbe comportare una sorta di atomizzazione delle iniziative sanzionatorie.
I professionisti dello Studio Legale Padovan, forti di una consolidata esperienza in materia di sanzioni economiche internazionali, sono a disposizione delle imprese per fornire chiarimenti sulle nuove designazioni e per assisterle nell’adeguamento delle procedure di controllo interno, nella gestione delle attività di screening delle controparti e nell’attuazione di strategie di mitigazione del rischio sanzionatorio.