Cari Amici,
come tutti gli italiani e tanti nel mondo, siamo ancora attoniti e addolorati dalla gravissima tragedia del crollo del viadotto di Genova.
Nell’associarci all’immenso dolore delle tante famiglie che purtroppo hanno visto scomparire i propri congiunti nel crollo e di quelli che hanno perso la casa e i loro averi, abbiamo spontaneamente avviato una riflessione in ordine alle questioni giuridiche che si stanno sviluppando in questi giorni in relazione alla ricostruzione dell’infrastruttura crollata ed alla gestione della stessa, anche con riferimento a quanto prevede sia la Convenzione Unica di gestione stipulata il 12 ottobre 2007 tra ANAS S.p.A. (alla quale da ottobre 2012 è subentrato il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti), ed Autostrade per l’Italia, il gestore autostradale del tratto interessato dal crollo del viadotto, sia la normativa a fondamento della Convenzione.
Siamo convinti che, pur nella comprensibile differente visione delle problematiche da parte dei protagonisti della vicenda (vittime della tragedia in primis, oltre a Stato, Ministeri, Enti Locali, ANAS e Concessionario privato), sia possibile offrire qualche spunto di natura legale in relazione alle questioni che i vari soggetti decisori si troveranno a valutare, specie con riferimento ai passi necessari ad una pronta, efficace e duratura ricostruzione del viadotto.