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REATO EUROPEO: PUBBLICATA LA DIRETTIVA CHE CRIMINALIZZA LA VIOLAZIONE DELLE MISURE RESTRITTIVE

Studio Legale Padovan

Il 24 aprile 2024, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE) la Direttiva 2024/1226 relativa alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell’Unione europea che modifica la Direttiva (UE) 2018/1673. Il testo della nuova Direttiva era stato adottato dal Parlamento europeo il 12 marzo 2024 (testo che avevamo analizzato in questo post) ed era stato approvato dal Consiglio dell’Unione europea il 12 aprile 2024 (post).

L’obiettivo principale della Direttiva 2024/1226 è quello di stabilire delle norme minime comuni relative alle definizioni dei reati connessi alla violazione delle misure restrittive dell’Unione europea. Secondo il legislatore unionale, infatti, per poter garantire il rispetto delle suddette restrizioni, è necessario che gli Stati membri possano disporre di sanzioni penali e amministrative effettive proporzionate e dissuasive da applicare in caso di violazione di tali misure.

In tale ottica, i Paesi dell’Unione Europea dovranno criminalizzare, se dolose (o realizzate per colpa grave nelle ipotesi di violazione di restrizione merceologiche), tutte le violazioni o elusioni delle restrizioni previste dai Regolamenti unionali come, ad esempio, il Regolamento (UE) 269/2014 e il Regolamento (UE) 833/2014 che prevedono misure restrittive nei confronti della Federazione Russa.

Nella Direttiva è, inoltre, prevista la criminalizzazione di condotte atte a istigare o concorrere nella commissione dei predetti reati, nonché di fattispecie di reato tentato, ma non consumato.

Secondo quanto specificato dalla Direttiva gli Stati membri dovranno poi prevedere una responsabilità delle persone giuridiche, e non solo delle persone fisiche, a fronte della violazione delle misure restrittive (ciò potrebbe avvenire, almeno in Italia, attraverso l’inserimento della violazione delle misure restrittive UE tra i reati presupposto di cui al D. lgs. 231/2021).

La nuova Direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), e i Paesi membri dell’Unione Europea, conformemente all’articolo 20 della stessa, dovranno adeguarsi al nuovo provvedimento, attuando disposizioni legislative, regolamenti e provvedimenti amministrativi entro e non oltre il 20 maggio 2025. Per espressa previsione della Direttiva i Paesi dovranno cooperare tra loro e con Europol, Eurojust, EPPO e la Commissione per quanto riguarda tutte le questioni che coinvolgano più d’uno Stato (“criminal offences of a cross-border nature”).

I professionisti dello Studio Legale Padovan, forti di un’esperienza pluridecennale nell’ambito delle sanzioni economiche internazionali, restano a disposizione di individui, imprese e istituti finanziari per assisterli nella compliance con le misure restrittive UE e per gestire le implicazioni derivanti dall’ormai prossimo reato europeo in materia.

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