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DAZI UE: IL CONSIGLIO ADOTTA IL MANDATO PER LA TUTELA DEL MERCATO SIDERURGICO EUROPEO

Studio Legale Padovan

Il 12 dicembre 2025 il Consiglio dell’Unione europea ha adottato il mandato a negoziare sulla Proposta di Regolamento volta ad affrontare la sovraccapacità globale nel settore siderurgico, con l’obiettivo di rafforzare la tutela del mercato europeo dell’acciaio senza pregiudicarne l’apertura.

La proposta, pubblicata dalla Commissione europea il 7 ottobre 2025, e già oggetto di approfondimento in un precedente post, si inserisce nel quadro dello Steel and Metal Action Plan del maggio 2025 e risponde al crescente squilibrio tra capacità produttiva globale e domanda, che ha determinato un aumento delle importazioni di acciaio a basso prezzo verso l’UE, con rilevanti rischi per il settore industriale e occupazionale europeo.

Il mandato del Consiglio rafforza l’impianto proposto dalla Commissione su tre assi principali: rimodulazione dei contingenti tariffari, l’innalzamento del dazio applicabile alle importazioni fuori contingente al 50%, rispetto al 25% previsto dall’attuale misura di salvaguardia sull’acciaio, e l’introduzione per la prima volta del requisito di “melt and pour”.

Al fine di garantire un’attuazione ordinata e giuridicamente certa delle nuove disposizioni, il Consiglio ha inoltre introdotto importanti precisazioni operative. In particolare, l’obbligo per gli importatori di fornire evidenza del paese di fusione e colata diventerà applicabile a partire dal 1º ottobre 2026, prevedendo così un periodo transitorio volto a consentire agli operatori economici e alle autorità doganali di adeguarsi ai nuovi requisiti. È inoltre stabilito che, entro due anni dall’entrata in vigore del Regolamento, la Commissione dovrà valutare l’opportunità di utilizzare il paese di fusione e colata quale criterio per l’assegnazione dei contingenti tariffari specifici per paese e, qualora ritenuto necessario, presentare una proposta legislativa ad hoc.

Il mandato pone anche l’accento sull’“interesse dell’Unione”. L’obiettivo politico dichiarato è di mantenere un equilibrio tra tutela del settore e apertura commerciale. In questo senso, il mandato del Consiglio ha ridotto a 4 anni dalla data di entrata in vigore il primo riesame degli effetti del Regolamento, il quale sarà seguito da successive valutazioni ogni due anni.

Dal punto di vista procedurale, l’adozione del mandato da parte del Consiglio apre ora la strada ai negoziati con il Parlamento europeo in vista dell’accordo finale sul testo del Regolamento.

Questo nuovo passo anche dell’Unione verso la tutela della sicurezza economica europea inevitabilmente influirà sui movimenti commerciali internazionali e contribuirà alla frammentazione del mondo in relazioni bilaterali o plurilaterali.

I professionisti dello Studio Legale Padovan, forti dell’esperienza ultraventennale dello Studio in materia di compliance doganale, sono a disposizione delle imprese per supportarle nell’attuare una pianificazione strategica dei flussi commerciali finalizzata a mitigare l’impatto delle recenti disposizioni. 

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