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IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO UE CONTRO LA COERCIZIONE DA PARTE DI PAESI TERZI

Studio Legale Padovan

In data 27 dicembre 2023, venti giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2023/2675 sulla protezione dell’Unione e dei suoi Stati membri dalla coercizione economica da parte di paesi terzi adottato da Consiglio e Parlamento europeo il 22 novembre 2023.

Il nuovo Regolamento ha come obiettivo quello di permettere l’adozione di misure in risposta ad atti di coercizione posti in essere da Paesi terzi in contrasto con il diritto internazionale. In particolare, vi è coercizione quando “un Paese terzo applica o minaccia di applicare una misura che incide sugli scambi o sugli investimenti al fine di impedire od ottenere la cessazione, la modifica o l’adozione di un particolare atto da parte dell’Unione o di uno Stato membro, interferendo in tal modo nelle legittime scelte sovrane dell’Unione o di uno Stato membro”.

In particolare, ai sensi del Regolamento (UE) 2023/2675 la Commissione europea, sia di propria iniziativa, sia su richiesta motivata, può valutare (normalmente entro un periodo di 4 mesi) se l’atto di un Paese terzo possa considerarsi coercitivo. Se del caso, al termine di tale valutazione la Commissione potrà presentare al Consiglio la proposta per l’adozione di un atto esecutivo che riconosca il carattere coercitivo dello Stato terzo.

Con l’adozione di tale atto, le autorità UE potranno (i) avviare un dialogo con il Paese terzo al fine di porre fine all’atto coercitivo, (ii) richiedere al Paese terzo di riparare il danno subito dall’Unione e (iii), se del caso, adottare misure specifiche in risposta alla (continuata) coercizione ai sensi dell’art. 8 del Regolamento (UE) 2023/2675.

Più nel dettaglio, le autorità UE potranno adottare sia atti di portata generale, sia atti specificamente riferiti a soggetti e/o entità che si occupano degli accordi commerciali internazionali ovvero che sono collegati al governo del Paese terzo. Tali atti sono elencati nell’allegato I del Regolamento (UE) 2023/2675 e comprendono:

  • Nuovi o maggiorati dazi doganali.
  • Nuove o aumentate misure restrittive all’esportazione e/o all’importazione di merci, soprattutto con riferimenti a merci regolate da atti dell’Unione relativi al settore delle sostanze chimiche nonché al settore sanitario e fitosanitario.
  • Nuove o aumentate misure restrittive relative al transito dei beni.
  • Specifiche restrizioni all’accesso agli appalti pubblici in UE.
  • Restrizioni relative agli scambi di servizi.
  • Limitazioni all’accesso all’Unione a investimenti diretti esteri.
  • Restrizioni legate alla possibilità, per i cittadini del Paese terzo, di sfruttare e/o vedersi tutelati determinati diritti di proprietà intellettuale in UE.
  • Restrizioni alle attività finanziarie, incluse le assicurazioni e le attività bancarie.

Lo Studio Legale Padovan vanta un’esperienza ventennale nella gestione delle problematiche relative alle misure in materia di sanzioni economiche internazionali e restrizioni ai commerci ed è a disposizione degli operatori del settore per supportarli nella gestione delle complessità indotte dal quadro geopolitico mondiale.

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