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NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE PER LA NOTIFICA DI ESPORTAZIONI DI MATERIE PRIME CRITICHE

Studio Legale Padovan

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale hanno pubblicato una circolare, datata 24 novembre 2025, che introduce una nuova piattaforma digitale dedicata alla notifica delle esportazioni di materie prime critiche di cui all’articolo 30 del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito con modificazioni dalla legge 20 maggio 2022, n. 51. La circolare fa esplicito riferimento alle operazioni di esportazione dei rottami metallici di cui ai codici NC 7204, 7404, 7602 e 7902.

L’obbligo di notificare preventivamente ai ministeri competenti, almeno 60 giorni prima della data di esportazione, ogni operazione di esportazione di rottami metallici verso Paesi extra-UE trova fondamento nell’articolo 30 del D. L. 21/2022, una disposizione introdotta nell’ambito delle misure urgenti per contrastare gli effetti economici della crisi ucraina e per garantire la disponibilità di materiali strategici per le filiere produttive nazionali. La norma, come declinata nella circolare, richiede la notifica quando la singola spedizione supera le 250 tonnellate o quando, nell’arco di un mese solare, più esportazioni superano complessivamente le 500 tonnellate.

L’obbligo di utilizzare la nuova piattaforma digitale scatterà dal 15 dicembre 2025. È previsto un periodo transitorio fino al 15 marzo 2026, durante il quale la notifica dovrà essere effettuata sia tramite la piattaforma sia tramite l’invio dei documenti generati automaticamente dal sistema agli indirizzi PEC dei ministeri (nerf@pec.mise.gov.it, dgue.10@cert.esteri.it). Dal 16 marzo 2026, salvo diverse indicazioni, la piattaforma sarà l’unico canale valido per l’invio delle notifiche.

La circolare precisa che non sarà ammissibile il cumulo di notifiche, andrà quindi effettuata una singola notifica per ogni operazione di esportazione effettuata con separata dichiarazione doganale.

L’accesso alla piattaforma avverrà tramite il sistema pubblico di identità digitale (SPID o CIE) da parte del legale rappresentante dell’azienda o di un suo delegato, previa presentazione di una delega firmata digitalmente. Una volta entrati nel sistema, gli operatori dovranno inserire le informazioni richieste, tra cui: i dati dell’esportatore e del destinatario, il Paese di destinazione, il codice doganale TARIC, il peso netto in chilogrammi, il valore della merce, la data presunta della presentazione della dichiarazione di esportazione, la qualifica del rottame, l’ufficio doganale competente.

È prevista anche la possibilità di rettificare i dati entro 30 giorni dalla presentazione della dichiarazione di esportazione, rispettando modalità e condizioni fissate dalla circolare, fermo restando un limite di varianza in aumento del 5% per la quantità.

Si segnala che eventuali difformità tra i dati trasmessi dagli operatori e quelli acquisiti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli possono ostacolare le attività di monitoraggio e portare all’avvio di verifiche da parte degli uffici competenti. Le imprese dovranno quindi prestare la massima attenzione nella compilazione dei dati e nelle attività di aggiornamento dei medesimi.

Si ricorda che la violazione dell’obbligo di notifica comporta una sanzione amministrativa pecuniaria pari al 30 per cento del valore dell’operazione e comunque non inferiore a euro 30.000 per ogni singola operazione.

I professionisti dello Studio Legale Padovan, forti dell’esperienza ultraventennale in materia di sanzioni economiche internazionali e controllo delle esportazioni, sono a disposizione delle imprese per fornire qualsiasi approfondimento e supporto necessario.

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