News

Proclamazione del Presidente Trump su imposizione dazi su importazioni di acciaio negli Stati Uniti

Studio Legale Padovan

Contesto

Le importazioni di acciaio negli USA erano già state oggetto di indagine durante la precedente amministrazione Trump ai sensi della Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962 con conseguente imposizione di dazi addizionali in quanto tali importazioni minacciavano asseritamente la sicurezza nazionale statunitense.

Con la Proclamazione 9705 dell’8 marzo 2018 (Adjusting Imports of Steel Into the United States), il Presidente Trump aveva già imposto un dazio del 25% ad valorem sulle importazioni di acciaio dalla maggior parte dei Paesi – misura poi estesa con la Proclamazione 9980 del 24 gennaio 2020 ad articoli derivati sia in acciaio che in alluminio.

Era stata prevista anche la possibilità di accordi con Paesi alleati, che avrebbero potuto evitare il dazio se avessero adottato misure per limitare le esportazioni di acciaio verso gli Stati Uniti.

Effettivamente, nel corso degli anni diversi Paesi (tra cui Argentina, Australia, Brasile, Canada, Messico, Corea del Sud, Unione Europea, Giappone e Regno Unito) hanno beneficiato di accordi che prevedevano quote di importazione o altre misure per limitare le esportazioni di acciaio verso gli Stati Uniti, evitando così l’applicazione del dazio del 25%.

Nonostante questi accordi, il Segretario al Commercio ha tuttavia rilevato che le importazioni di acciaio da questi Paesi sono aumentate significativamente, e che sono state poste asseritamente in opera azioni volte a limitare o compromettere l’efficacia delle misure concordate.

In particolare, i produttori avrebbero continuato a eludere le misure trasformando prodotti in acciaio soggetti alle misure in articoli ulteriormente trasformati i cui codici doganali non erano stati inclusi nelle tariffe ad valorem aggiuntive stabilite nella Proclamazione 9705 e nella Proclamazione 9980 del 24 gennaio 2020 (Adjusting Imports of Derivative Aluminum Articles and Derivative Steel Articles Into the United States) – come ad esempio acciaio strutturale lavorato, trefoli in cemento precompresso e altri prodotti trasformati.

Nuove misure

Sulla base delle considerazioni esposte in merito all’indebolimento delle misure originarie proclamate, la Proclamazione Adjusting Imports of Steel into The United States del 10 febbraio 2025 estende le precedenti Proclamazioni 9705 (sugli steel articles) e 9980 (sui Derivative Aluminum Articles and Derivative Steel Articles) per applicarle ad altri articoli derivati in acciaio. A partire dal 12 marzo 2025, gli articoli trasformati in acciaio aggiuntivi coperti dall’attuale proclamazione (tra cui acciaio strutturale e filo per cemento armato precompresso), saranno soggetti ai dazi ad valorem stabiliti nella Proclamazione 9705 e nella Proclamazione 9980, ad eccezione degli articoli trasformati in acciaio lavorati in un altro paese partendo da materia prima siderurgica che sia stata fusa e colata negli Stati Uniti.

Tali nuovi articoli verso cui trovano applicazione le misure appena introdotte saranno identificati tramite codice doganale in un apposito Allegato I (che sarà pubblicato tramite avviso sul Federal Register). Per i prodotti non inclusi nel Capitolo 73, il dazio ad valorem aggiuntivo si applicherà solo al contenuto di acciaio dell’articolo trasformato.

Inoltre, sempre a partire dal 12 marzo 2025, tutti gli accordi con Ucraina, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Messico, Corea del Sud, Unione Europea, Giappone e Regno Unito saranno revocati e le importazioni di acciaio e derivati dell’acciaio da questi Paesi saranno soggette al dazio del 25% – non troveranno pertanto applicazione esenzioni ed esclusioni dalle misure.

Le autorità doganali (CBP) sono incaricate di identificare e perseguire eventuali pratiche di evasione, come la trasformazione di prodotti volta all’esclusivo aggiramento dei dazi.

I professionisti dello Studio Legale Padovan, forti dell’esperienza ultraventennale dello Studio in materia di compliance doganale nonché dell’ampia rete di collaboratori anche negli Stati Uniti, sono a disposizione delle imprese per fornire qualsiasi approfondimento e supporto necessario.

Servizi legali di qualità