SIRIA: L’ALLENTAMENTO DELLE SANZIONI RIAPRE IL TEMA DELLE GARANZIE BANCARIE
L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno recentemente annunciato significative modifiche ai propri regimi sanzionatori nei confronti della Siria (di cui avevamo parlato in questo post) che, a seguito della caduta del regime di Bashar al-Assad nel febbraio di quest’anno, ha visto nelle ultime settimane e mesi il consolidarsi di un nuovo corso politico.
In particolare, al fine di favorire la ricostruzione e la ripresa economica del paese, anche tramite il ripristino dei collegamenti con il sistema bancario e finanziario internazionale, sono state rimosse dalle liste sanzionatorie le banche siriane Real Estate Bank e Syrian Lebanese Commercial Bank, precedentemente incluse nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 36/2012 (“Reg. 36/2012”). Anche gli Stati Uniti, attraverso la General License 25, hanno tra l’altro autorizzato tutte le transazioni che coinvolgano Commercial Bank of Syria, Real Estate Bank, Agricultural Cooperative Bank, Industrial Bank, Popular Credit Bank, Saving Bank, nonché la banca centrale della Siria. Tali aperture nei confronti degli istituti di credito siriani assumono rilievo anche per operatori e istituti finanziari dell’UE in virtù del Caesar Act Waiver Certification, che sospende per 180 giorni (con possibilità di rinnovo) le sanzioni secondarie previste dallo stesso atto per i soggetti non statunitensi.
Alla luce di queste novità, acquista nuova centralità il tema delle garanzie bancarie (quali i performance bond), in particolare per le banche e società europee che, prima dell’imposizione delle sanzioni a partire dal 2012, avevano rilasciato o beneficiato di tali strumenti nell’ambito di progetti attivi con controparti siriane. Con l’inasprirsi delle misure restrittive e l’aumento delle designazioni, numerose garanzie erano state tuttavia congelate, o perché riferite a contratti non più eseguibili a causa delle restrizioni di carattere merceologico, o perché i beneficiari delle stesse erano banche, individui o entità siriani sanzionati.
Con il venir meno delle misure restrittive, le garanzie su cui avevano inciso le sanzioni potrebbero ora tornare ad essere esigibili, su ciò influendo, a seconda dei casi, fattori quali il diritto applicabile a tali impegni finanziari, le ragioni che avevano portato al loro congelamento o comunque al rifiuto di pagare a fronte di richiesta d’escussione (restrizioni soggettive vs merceologiche ) e il fatto che, prima della loro scadenza, fosse stato esercitato il diritto di escussione da parte del beneficiario (e.g. attraverso una richiesta di extend or pay).
I professionisti dello Studio Legale Padovan, forti di un’esperienza ultraventennale in materia di sanzioni internazionali, sono a disposizione delle imprese e istituti finanziari per fornire assistenza in relazione alla riapertura, seppur parziale, del mercato siriano, soprattutto con riferimento alla tematica delle garanzie bancarie.