Il governo degli Stati Uniti ha adottato un nuovo pacchetto di sanzioni in risposta all’annessione, da parte della Federazione Russa, dei territori Ucraini di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhya il 30 settembre.
La reazione statunitense ha visto coinvolti il Dipartimento del Tesoro, il Dipartimento del Commercio e il Dipartimento di Stato.
In particolare, l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro ha designato nella propria SDN List, ai sensi dell’Executive Order (EO) 14024, 11 entità e 285 individui, tra cui soggetti appartenenti al settore dell’industria militare russa e 278 membri della classe politica russa che hanno dato il loro appoggio ai referendum e al tentativo di annessione dei summenzionati territori ucraini.
Tra le entità sanzionate, particolare attenzione è stata posta sulla società russa Novastream Limited, fondata nel mese di aprile 2022 e fortemente legata alla già designata Radioavtomatika, specializzata nella fornitura di prodotti per l’industria della difesa russa provenienti dall’estero, i cui tre principali manager rientrano peraltro tra le designazioni di questo pacchetto.
Figurano altresì tra le entità designate i due fornitori internazionali Sinno Electronics Co. Limited (cinese) e Taco LLC (statunitense), che hanno continuato a fornire consapevolmente materiale del settore della difesa o militare a Radioavtomatika, nonostante la designazione di quest’ultima da parte dell’OFAC, e la società statale bielorussa OJSC Svetlogorsk Khimvolokno (Sohim), attiva nel settore tessile e delle fibre e fornitrice di materiale essenziale per l’industria militare russa, designata ai sensi dell’EO 14038.
Tra gli individui sanzionati, emergono i nomi di Elvira Nabiullina, Governatrice della Banca centrale russa, Olga Skorobogatova, Prima Vicegovernatrice della Banca centrale russa, e Aleksandr Novak, Vice Primo Ministro russo.
Inoltre, l’OFAC ha designato 169 membri del Consiglio della Federazione russa e 109 membri della Duma di Stato, alcuni dei quali risultavano già designati anche ai sensi di differenti Executive Order.
Il Bureau of Industry and Security del Dipartimento del Commercio ha inserito nella propria Entity List 57 entità russe, portando a 392 il numero di entità designate in detta lista in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Tali entità sono state designate principalmente per le loro attività collegate all’acquisto o al tentato acquisto di materiale di origine statunitense per uso militare da parte della Federazione Russa, ma anche per lo sviluppo di tecnologie di calcolo quantistico finalizzate allo sviluppo di attività malevole in campo cyber o all’incremento della capacità produttiva russa.
Inoltre, il BIS ha pubblicato un documento contenente linee guida aggiornate, sottolineando che i controlli alle esportazioni saranno applicati dalle autorità statunitensi anche nei confronti di entità stabilite in paesi terzi che dovessero tentare di fornire supporto materiale ai settori militare e industriale di Russia e Bielorussia.
Infine, il Dipartimento di Stato ha imposto una stretta alla politica di concessione dei visti. In particolare, in seguito all’annessione del 30 settembre, ha vietato il visto a 910 individui, tra i quali esponenti delle forze armate russe e bielorusse e rappresentanti della Federazione Russa responsabili di aver violato la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza politica dell’Ucraina.