ENTRATA IN VIGORE DEL NUOVO REGOLAMENTO SULLE MATERIE PRIME CRITICHE

In data 23 maggio 2024 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2024/1252 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 aprile 2024. Tale Regolamento mira a istituire un quadro atto a garantire l’accesso dell’Unione a un approvvigionamento sicuro, resiliente e sostenibile di materie prime critiche.

L’Unione europea ha riconosciuto l’esistenza di una serie di materie prime considerate critiche in quanto rivestono una grande importanza economica e sono esposte a un rischio di approvvigionamento elevato. Tale rischio è causato soprattutto da un’alta concentrazione dell’offerta in pochi paesi terzi. Considerato il ruolo fondamentale di tali risorse nella realizzazione delle transizioni verde e digitale e dato il loro utilizzo in applicazioni di difesa e aerospaziali, nei prossimi decenni la domanda è destinata ad aumentare in modo esponenziale. Al contempo, in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e di una sempre più forte concorrenza per le risorse, il rischio di perturbazioni dell’approvvigionamento sta aumentando.

Nello specifico sono state individuate 34 materie prime critiche, elencate nell’allegato II a tale Regolamento, che ricomprendono:

  • le materie prime strategiche, ossia le materie prime che rivestono una grande importanza strategica per il funzionamento del mercato interno, in quanto utilizzate in tecnologie per le transizioni verde e digitale o nelle applicazioni di difesa o aerospaziali. Queste risorse sono caratterizzate da un divario significativo tra domanda e offerta a livello globale (ad es. bauxite/allumina/alluminio, boro; litio, gallio; silicio metallico).
  • nonché qualsiasi altra materia prima di grande importanza per l’intera economia dell’Unione, per la quale esiste un rischio elevato di perturbazione dell’approvvigionamento suscettibile di falsare la concorrenza e di frammentare il mercato interno (ad es. carbon coke).

Nello specifico tale Regolamento stabilisce misure volte a:

  • ridurre il rischio di perturbazioni dell’approvvigionamento relative alle materie prime critiche,
  • migliorare la capacità dell’Unione di monitorare e attenuare il rischio di approvvigionamento connesso alle materie prime critiche;
  • garantire la libera circolazione delle materie prime critiche e dei prodotti contenenti materie prime critiche immessi sul mercato dell’Unione assicurando al contempo un livello elevato di protezione dell’ambiente e di sostenibilità, anche attraverso il miglioramento della loro circolarità.

Al fine di raggiungere questi obiettivi nei prossimi anni verranno adottate misure più specifiche da parte della Commissione dell’Unione europea e degli Stati membri.

Tra le misure previste direttamente dal Regolamento si segnala la possibilità per un promotore di un progetto relativo a materie prime strategiche di richiedere alla Commissione il riconoscimento del proprio progetto come “progetto strategico”. Tali progetti potranno infatti beneficiare di un sostegno nell’accesso ai finanziamenti.

Inoltre, si segnala che entro il 24 maggio 2025 gli Stati membri individueranno le imprese di grandi dimensioni (ossia le imprese che hanno avuto, in media, più di 500 dipendenti e un fatturato netto a livello mondiale di oltre 150 milioni di euro) che utilizzano delle materie prime strategiche per la fabbricazione dei seguenti prodotti:

  • batterie per lo stoccaggio di energia e la mobilità elettrica,
  • apparecchiature relative alla produzione e all’utilizzo dell’idrogeno,
  • apparecchiature relative alla produzione di energia rinnovabile, aeromobili, motori di trazione, pompe di calore,
  • apparecchiature connesse alla trasmissione e allo stoccaggio di dati, dispositivi elettronici mobili,
  • apparecchiature connesse alla fabbricazione additiva,
  • apparecchiature connesse alla robotica, droni, lanciatori di razzi, satelliti o chip avanzati.

Tali imprese così individuate dovranno, almeno ogni tre anni effettuare una valutazione del rischio della loro catena di approvvigionamento di materie prime strategiche.

Lo Studio legale Padovan seguirà gli sviluppi normativi derivanti dal suddetto Regolamento e, grazie alla consolidata esperienza internazionale, sarà in grado di assistere le imprese interessate nel comprendere e adattarsi ai nuovi cambiamenti normativi.