In data 28 agosto 2025 la Commissione Europea ha annunciato tramite un comunicato stampa la proposta di adozione di due regolamenti per l’attuazione della Dichiarazione Congiunta UE-USA del 21 agosto 2025, di cui abbiamo parlato in un nostro precedente post, con cui Unione Europea e Stati Uniti avevano annunciato di aver raggiunto un’intesa relativamente a un accordo quadro (“Framework Agreement”) su un “Commercio Reciproco, Equo ed Equilibrato“. Come si legge nel comunicato, le proposte rappresentano il primo passo concreto verso la realizzazione degli impegni assunti, contribuendo a ristabilire stabilità e prevedibilità nelle relazioni commerciali e di investimento tra le due sponde dell’Atlantico e sono destinate ad avere un impatto rilevante per numerosi settori industriali e agroalimentari europei, con particolare attenzione al comparto automotive.
Le proposte legislative implicano:
- L’eliminazione dei dazi UE su beni industriali e accesso preferenziale per prodotti statunitensi
La prima proposta di Regolamento (Proposal for a REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL on the adjustment of customs duties on the import of certain goods originating in the United States of America and opening of tariff quotas for imports of certain goods originating in the United States of America) prevede l’eliminazione totale dei dazi doganali sui beni industriali di origine statunitense importati nell’Unione Europea, nonché l’apertura di contingenti tariffari (TRQ) per una selezione di prodotti ittici e agricoli statunitensi considerati non sensibili, consentendo un accesso preferenziale e controllato al mercato UE per tali categorie.
- La proroga dell’esenzione daziaria sull’aragosta
La seconda proposta di Regolamento (REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL on the non-application of customs duties on imports of certain goods) riguarda la proroga dell’esenzione daziaria già in vigore per l’aragosta statunitense. Questa misura, originariamente introdotta nel 2020 e in scadenza il 31 luglio 2025, viene così rinnovata, estendendola anche ai prodotti di aragosta lavorata.
Le proposte della Commissione rappresentano il passaggio legislativo necessario per attuare le riduzioni tariffarie previste dalla Sezione 1 della Dichiarazione Congiunta UE-USA. L’entrata in vigore di tali riduzioni è programmata con effetto retroattivo dal 1° agosto 2025. Prima che le nuove misure possano diventare operative, sarà tuttavia necessario che il Parlamento Europeo e il Consiglio approvino le due proposte secondo la procedura legislativa ordinaria.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il comunicato stampa ricorda che, in linea con la Sezione 3 della Dichiarazione Congiunta del 21 agosto 2025, gli Stati Uniti sono invece tenuti ad applicare il tetto massimo del 15% sui dazi per automobili e componenti UE. Queste riduzioni, dal 27,5% al 15%, dovrebbero essere operative già dal primo giorno del mese in cui le proposte legislative UE sono presentate, ossia dal 1° agosto 2025. La Commissione stima che ciò consentirà ai produttori automobilistici europei di risparmiare oltre 500 milioni di euro in dazi in un solo mese. Si segnala che gli Stati Uniti si sono inoltre impegnati ad applicare dazi zero o prossimi allo zero su alcune categorie di prodotti per cui sarà in vigore solo la tariffa della Nazione più favorita (MFN), a partire dal 1° settembre (tra cui risorse naturali non disponibili in USA come il sughero, tutti gli aeromobili e le loro parti, farmaci generici e relativi ingredienti e precursori chimici). Entrambe le parti hanno concordato di lavorare congiuntamente per ampliare ulteriormente questa lista.
Contestualmente alla pubblicazione delle proposte di Regolamento, la Commissione ha diffuso un documento di approfondimento (“Questions and answers on the Commission’s proposal for tariff reductions to implement EU-US deal”) in cui vengono illustrati i principali aspetti tecnici e applicativi delle nuove misure. Tra i punti di maggiore interesse, si segnalano:
- Impatto dell’offerta di accesso al mercato UE per i prodotti industriali, ittici e agricoli statunitensi: Nonostante si evidenzi che l’Unione Europea già applica dazi nulli o molto bassi sul 67% dei prodotti industriali provenienti dagli Stati Uniti, la Commissione segnala nel documento che l’azzeramento totale dei dazi su tutti i beni industriali USA renderà questi prodotti ancora più accessibili per le imprese e i consumatori europei.
- Quali sono i prodotti industriali per i quali l’UE sta eliminando le tariffe: La proposta dell’UE elimina le tariffe su tutti i prodotti industriali statunitensi. Questi sono elencati negli allegati I e II della proposta di adeguamento tariffario. Ad esempio, un trattamento tariffario dello 0% si applicherà a macchinari, automobili e parti di automobili, legno e pasta di legno, carta e cartone, ceramica o cuoio.
- Apertura di contingenti tariffari (TRQ) per prodotti ittici e agricoli non sensibili: La proposta dell’UE apre l’accesso al mercato per alcuni prodotti ittici e alcuni prodotti agricoli non sensibili. In generale, tali riduzioni tariffarie saranno attuate tramite contingenti tariffari specifici per prodotto. I prodotti e i relativi dazi contingentali e volumi sono indicati nell’allegato III della proposta di regolamento. Questi includono frutti di mare, noci, prodotti lattiero-caseari, frutta e verdura fresca e trasformata, alimenti trasformati, cereali e semi di piantagione, olio di soia, carne di maiale e bisonte. Molti di questi sono beni per i quali gli Stati Uniti sono già una fonte importante per l’industria di trasformazione dell’UE (ad esempio frutta a guscio, merluzzo dell’Alaska, grano di sorgo). Restano esclusi dai TRQ i prodotti agricoli ritenuti sensibili, come carne bovina, pollame, riso ed etanolo.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, in data 29 agosto 2025, la United States Court of Appeals for the Federal Circuit si è pronunciata sulla legittimità dei dazi “reciproci” e dei dazi “fentanyl” introdotti dall’amministrazione statunitense nei mesi scorsi, confermando la decisione della United States Court of International Trade (“USCIT”) che ne aveva dichiarato l’invalidità, di cui avevamo parlato in un nostro precedente approfondimento.
Con una decisione di grande rilievo, la Corte ha stabilito che tali misure tariffarie – adottate sulla base dell’International Emergency Economic Powers Act (“IEEPA”) – eccedono i poteri conferiti al Presidente dal Congresso e sono pertanto da considerarsi illegittime. In particolare, la Corte ha sottolineato che l’IEEPA non attribuisce al Presidente un potere generale di imporre dazi su larga scala, ribadendo che la facoltà di introdurre tariffe e imposte è prerogativa esclusiva del Congresso. Le misure contestate sono state giudicate prive di limiti chiari quanto ad ambito, importo e durata, e quindi non compatibili con i principi costituzionali. È importante sottolineare che la Corte non ha disposto la sospensione immediata delle misure: i dazi resteranno in vigore almeno fino a metà ottobre, termine entro il quale l’amministrazione statunitense potrà presentare ricorso alla Corte Suprema. Nel frattempo, permane incertezza per le imprese coinvolte nei flussi transatlantici, sia per l’impatto economico delle misure sia per le possibili ripercussioni sui negoziati commerciali in corso tra Stati Uniti e altri partner internazionali.
Se la decisione della Corte d’Appello dovesse essere confermata dalla Corte Suprema, potrebbero aprirsi scenari di rimborso dei dazi già riscossi e di revisione degli accordi commerciali bilaterali conclusi negli ultimi mesi. Al contrario, un’eventuale pronuncia favorevole all’amministrazione statunitense rafforzerebbe la posizione del Presidente nell’utilizzo degli strumenti di emergenza economica per la politica commerciale.
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