In data 20 gennaio 2025, il neo-insediato Presidente Trump ha emesso l’Executive Order (“EO”) intitolato “Initial Rescissions of Harmful Executive Orders and Actions”, finalizzato ad annullare certe decisioni prese dall’amministrazione Biden. Tra i 78 ordini esecutivi revocati, riportiamo di seguito i provvedimenti di maggiore rilievo in materia di sanzioni economiche internazionali.
L’EO di Trump abroga due memorandum presidenziali del 14 gennaio 2025, reinserendo Cuba nell’elenco dei cosiddetti ‘Stati sponsor del terrorismo’ e ripristinando certe restrizioni su transazioni finanziarie che coinvolgano entità militari o governative cubane. La revoca dei suddetti memorandum determina anche l’impedimento per Cuba di ricevere aiuti economici statunitensi e il divieto di esportazione di armi dagli Stati Uniti.
Il Presidente ha revocato anche l’EO 14115 del 1° febbraio 2024 riguardante l’imposizione di determinate sanzioni contro le persone che minano alla pace, alla sicurezza e alla stabilità in Cisgiordania. Con tale revoca, Trump ha eliminato le restrizioni sui coloni israeliani estremisti e sulle persone ritenute responsabili dei maltrattamenti e degli attacchi ai palestinesi della Cisgiordania occupata.
È stato inoltre annullato l’EO 14022 del 1° aprile 2021, reintroducendo di fatto il precedente EO 13928 dell’11 giugno 2020, che prevedeva – e prevede – restrizioni nei confronti di coloro che partecipano agli sforzi della Corte Penale Internazionale per l’investigazione, l’arresto, la detenzione o il perseguimento di membri del personale degli Stati Uniti o dei loro alleati.
Il Presidente Trump ha inoltre emesso l’ordine che designa come “Foreign Terrorist Organizations” o “Specially Designated Global Terrorists”, i cartelli internazionali (“the Cartels”) e le organizzazioni transnazionali ritenute responsabili della destabilizzazione internazionale, del traffico illegale e della minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Segnaliamo infine la pubblicazione del memorandum ‘America First Trade Policy’, che prevede una serie di misure volte a rivedere la politica commerciale degli Stati Uniti, con l’obiettivo di tutelare l’economia americana, sostenere i lavoratori americani e salvaguardare la sicurezza economica e nazionale degli Stati Uniti. Tra le principali disposizioni, il memorandum contempla l’utilizzo di dazi come strumento per contrastare le pratiche commerciali sleali e migliorare la competitività delle imprese americane nel commercio internazionale. Tra le misure annunciate, ma non ancora attuate, figura l’intenzione di applicare una tariffa del 25% su Canada e Messico, e un dazio aggiuntivo del 10% sulla Cina. Inoltre, il Presidente ha dichiarato che potrebbero essere imposti dazi anche sull’Unione Europea e su altri paesi, sebbene non abbia ancora fornito dettagli né indicato tempistiche al riguardo.
Lo Studio Legale Padovan, che vanta un’esperienza ultradecennale nell’ambito delle sanzioni economiche internazionali nonché dell’ampia rete di collaboratori anche negli Stati Uniti, sono a disposizione delle imprese per fornire maggiori informazioni sulle prime iniziative dell’amministrazione Trump, restando pienamente a disposizione di imprese e istituti finanziari per fronteggiare qualsiasi difficoltà strategica e operativa con riferimento alle misure restrittive USA.