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Legge di delegazione Europea 2024: via libera definitivo della camera dei deputati

Studio Legale Padovan

In data 11 giugno, la Camera dei Deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge recante “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2024“.

Come noto, attraverso l’adozione da parte del Parlamento della Legge di Delegazione europea, ai sensi della legge 24 dicembre 2012, n. 234, è resa possibile l’attuazione in Italia degli atti dell’Unione europea, mediante il conferimento al Governo della delega legislativa per il recepimento delle direttive europee.

Il Governo è chiamato ad adottare, entro termini definiti, le misure necessarie per dare attuazione alle direttive e agli altri atti dell’Unione europea. In particolare, l’articolo 2 conferisce al Governo una delega della durata di diciotto mesi per l’emanazione di disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi discendenti da precetti europei per le quali non siano già previste sanzioni nell’ordinamento nazionale.

Il testo normativo, approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 maggio 2024 e successivamente trasmesso al Senato, che lo aveva approvato — con modifiche — il 27 febbraio 2025, si articola in tre capi e 29 articoli, che consentono il recepimento di 20 direttive europee e l’adeguamento dell’ordinamento nazionale a 21 regolamenti dell’Unione Europea. In aggiunta, l’Allegato A elenca altre 21 direttive per le quali, non essendo richiesti specifici criteri direttivi, il recepimento può avvenire senza bisogno di una delega particolare.

Tra le direttive per le quali il disegno di legge prevede specifici principi e criteri direttivi di delega figura anche la Direttiva (UE) 2024/1226, concernente la definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell’Unione europea, che modifica la Direttiva (UE) 2018/1673.

Come già evidenziato in diversi post precedenti (vedasi link, link, link), la Direttiva 2024/1226 mira a stabilire norme minime comuni per la definizione dei reati legati alla violazione delle misure restrittive adottate dall’Unione europea. Il legislatore europeo sottolinea, infatti, come l’efficacia di tali misure dipenda dalla capacità degli ordinamenti nazionali di prevedere sanzioni penali e amministrative che siano realmente efficaci, proporzionate e dissuasive.

In questa prospettiva, gli Stati membri saranno tenuti a introdurre nel proprio ordinamento interno la criminalizzazione delle violazioni o elusioni, se doloseo realizzate per colpa grave nelle ipotesi di violazione di restrizione merceologiche – delle restrizioni previste da regolamenti europei, quali, ad esempio, il Regolamento (UE) 269/2014 e il Regolamento (UE) 833/2014, adottati in risposta alla crisi ucraina e diretti contro la Federazione Russa.

Si segnala, inoltre, che la legge di delegazione europea 2024 detta disposizioni relative all’adeguamento o all’attuazione, tra gli altri, anche del regolamento (UE) 2023/1115 relativo a materie prime e prodotti associati alla deforestazione e al degrado forestale, nonché della direttiva (UE) 2024/1640 relativa a riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

I professionisti dello Studio Legale Padovan, forti di un’esperienza pluridecennale nell’ambito delle sanzioni economiche internazionali, restano a disposizione di individui, imprese e istituti finanziari per assisterli nella compliance con le misure restrittive UE e per gestire le implicazioni derivanti dall’ormai prossimo reato europeo in materia.

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