In data 13 gennaio 2025 l’uscente amministrazione Biden ha presentato un piano ambizioso per regolamentare lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (“IA”) avanzata, con un nuovo framework normativo che si pone l’obiettivo di proteggere la sicurezza nazionale statunitense e degradare la possibilità di Paesi non alleati di ricevere tecnologie e prodotti utilizzabili nell’ambito dello sviluppo dell’IA avanzata.
1. Sintesi dei cambiamenti e rilevanza per le aziende Italiane
Attraverso un’“Interim final rule”, il Bureau of Industry and Security (BIS) del Dipartimento del Commercio ha inteso aggiornare alcuni ECCN già esistenti relativi a computer e circuiti integrati, estendendo il novero dei controlli a Paesi prima non soggetti a un regime autorizzativo. Sono state poi create ex novo una serie di License exception che permettono, a determinate condizioni, di poter beneficiare di eccezioni dal dover chiedere una licenza al BIS nel caso di esportazioni dagli USA (nonché riesportazioni da Paesi alleati, fra cui l’Italia) di modelli di intelligenza artificiale più potenti e di hardware specializzati per il loro sviluppo.
Gli operatori economici italiani attivi nel campo informatico e dell’IA possono in primis beneficiare sicuramente dell’inclusione dell’Italia fra i (pochissimi) Paesi che possono ricevere chip per calcoli avanzati senza licenza tramite apposita License exception che verrà trattata nel dettaglio più avanti.
La scelta di garantire all’Italia un accesso facilitato alle tecnologie in questione, escludendo nel contempo altri Stati membri dell’UE, sembrerebbe inviare un messaggio duplice. Da un lato, rafforza la posizione dell’Italia come interlocutore privilegiato e partner strategico degli USA. Dall’altro, evidenzia le tensioni tra Washington e l’Unione Europea nel suo insieme, sottolineando come non tutti gli Stati membri siano considerati con pari rilevanza agli occhi degli USA. Questa scelta parrebbe rispecchiare una preferenza statunitense per relazioni bilaterali selettive e rafforzate con alcuni Paesi chiave, che sembrano più allineati agli interessi strategici americani, a discapito di un approccio omogeneo verso l’UE nel suo complesso, bypassando così la complessità delle dinamiche decisionali collettive dell’Unione europea.
Tuttavia, proprio il ristretto numero di Paesi beneficiari di tale exception implica che eventuali trasferimenti di tali chip dall’Italia verso Paesi esteri sia generalmente soggetto a licenza dalle autorità USA, persino nel caso questi siano destinati a taluni Paesi dell’Unione Europea non inclusi nella detta License exception.
Più in generale, la costituzione di data center per l’IA diventa un’attività soggetta a particolare scrutinio da parte del BIS, pertanto gli operatori economici italiani coinvolti a vario titolo nel processo di progettazione, esecuzione e gestione di tali data center devono tenere in particolare considerazione i vincoli normativi e di controllo posti dal legislatore statunitense.
2. La norma nel dettaglio
In particolare, il BIS ha previsto tre distinte direttrici di intervento sul tema dell’IA che vengono di seguito esaminate nel dettaglio.
3. Controlli sui chip avanzati per il calcolo
In primo luogo, vengono aggiornati i requisiti di licenza e la review policy, ossia i criteri di valutazione delle istanze autorizzative, per i chip per calcolo avanzato – di cui agli Export Control Classification Number (“ECCN”) 3A090 e 4A090 – che sono ora soggetti a un regime autorizzativo per esportazioni, riesportazioni e trasferimenti (nel Paese) verso un ampio novero di Paesi.
Inoltre, l’Interim final rule emenda e istituisce ex novo anche alcune License exception, con lo scopo di agevolare le transazioni che non pongano rischi per la sicurezza nazionale statunitense.
In particolare, sono state modificate (i) La License exception Advanced Computing Authorized (ACA), che è stata estesa nell’ambito dei Paesi eleggibili (ii) e La License exception Notified Advanced Computing (NAC) le cui procedure di notifica relative al suo utilizzo sono state aggiornate.
Inoltre, sono state previste per la prima volta le seguenti Licence exeption:
- License exception Artificial Intelligence Authorization (AIA), che consente l’esportazione, la riesportazione o il trasferimento (nel Paese) di chip per calcoli avanzati, senza autorizzazione, verso una serie di alleati e partner degli USA. Va tuttavia notato che l’AIA ha un ampio numero condizioni e limitazioni sul suo utilizzo, fra cui:
- Beneficia esclusivamente un sottoinsieme di 18 Paesi fra quelli identificati in Supplement No. 1 to Part 740 EAR come A:5 (aggiungendo Taiwan), e non include Paesi quali Svizzera e svariati Stati Membri UE (dalla cui circostanza sono sorte alcune rimostranze a livello politico-diplomatico).
- Non si applica alle spedizioni destinate a una società situata in uno dei 18 Paesi beneficiari, se la società ha il quartier generale al di fuori dei 18 Paesi stessi.
- L’esportatore USA, nonché l’esportatore da uno dei Paesi beneficiari deve fornire una specifica certificazione alle autorità USA per potersi avvalere dell’AIA.
- Il destinatario deve fornire una certificazione specifica, e confermare che non esporterà i beni ricevuti al di fuori dell’ambito AIA.
- License exception Advanced Compute Manufacturing (ACM), che consente l’esportazione, la riesportazione o il trasferimento (nel Paese) di chip per calcolo avanzato, senza autorizzazione, ai fini dello sviluppo, della produzione e dello storage di tali chip, fatta eccezione per i Paesi soggetti a embargo sulle armi.
- License exception Low Processing Performance (LPP), che consente il trasferimento di quantità limitate di risorse computazionali per IA a livello globale, fatta eccezione per i Paesi soggetti a embargo sulle armi.
Ancora, l’Interim final rule suddivide i Data Center nel programma Validated End User (VEU) in:
- Universal VEU (UVEU) – che offre alle entità statunitensi e quelle di alcuni Paesi alleati l’opportunità di ottenere un’unica autorizzazione che consente all’azienda di costruire data center in tutto il mondo senza autorizzazioni aggiuntive, fatta eccezione per i Paesi soggetti a embargo sulle armi – e;
- National VEU (NVEU), in cui l’autorizzazione è da intendersi per località e dimensioni specifiche.
Quando è richiesta una licenza per esportare o riesportare chip verso una determinata destinazione, le domande di licenza vengono esaminate in base a una presunzione di approvazione fintantoché la quantità totale di chip controllati esportati (o riesportati) verso il Paese non superi una specifica allocazione – dopodiché, al superamento della soglia, subentra una policy of denial sulle domande di licenza.
4. Controlli sui modelli AI closed-weight
La seconda direttrice perseguita dal nuovo framework è l’istituzione di nuovi controlli sui pesi sinaptici per certi modelli AI closed-weight, di cui all’ECCN 4E091. Anche in questo caso, sono previste License exception:
- License Exception Artificial Intelligence Authorization (AIA), di cui possono beneficiare le società con sede negli Stati Uniti e in determinati Paesi alleati e partner.
- Eccezione per i modelli aperti di IA.
5. Condizioni di sicurezza
Infine, in terzo luogo, il BIS intende imporre condizioni di sicurezza per salvaguardare l’archiviazione dei modelli IA più avanzati al fine di proteggere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e per mitigare il rischio di diversione dei chip per il calcolo avanzato.
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