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RESTRIZIONI RUSSE ALLA CIRCOLAZIONE DI QUOTE SOCIETARIE NELLE “OOO”

Studio Legale Padovan

Con il Decreto n. 618 dell’8 settembre 2022 (link) del Presidente Russo, Vladimir Putin, è stata introdotta una procedura speciale volta a limitare le operazioni aventi ad oggetto quote societarie di società russe a responsabilità limitata (n.d.r. le c.d. “OOO”). 

L’incipit del Decreto chiarisce come lo stesso rappresenti un’integrazione alle misure (rectius contromisure alle sanzioni adottate in primis da UE, USA e UK) adottate dalla Federazione Russa con i decreti di marzo n. 81 del 1° marzo 2022 finalizzati a garantire la stabilità finanziaria del Paese e n. 95 del 5 marzo 2022 diretto a disciplinare le modalità dell’adempimento degli obblighi nei confronti di alcuni creditori esteri.

La restrizione introdotta dal Presidente russo colpisce prevalentemente le operazioni di trasferimento di quote delle “OOO” e ogni altra transazione (operazione) che comporti direttamente e/o indirettamente costituzione, modifica o cessazione di diritti di proprietà, diritto d’uso e/o cessione di quote nel capitale sociale di società a responsabilità limitata (con l’esclusione degli istituti di credito e delle organizzazioni finanziarie non creditizie), nonché di altri diritti da cui si possano determinare le condizioni di gestione di tali società a responsabilità limitata oppure l’esercizio abituale delle loro attività commerciali, quando tali operazioni siano poste in essere tra soggetti residenti sul territorio della Federazione Russa e persone fisiche o giuridiche di cittadinanza o residenti o registrati nei Paesi che hanno applicato misure sanzionatorie nei confronti della Federazione Russa, comprese le entità controllate dalle prime, anche se non residenti, aventi sedi, né registrate, né esercenti l’attività prevalente sul territorio in uno degli Stati annoverati nell’elenco dei c.d. “Paesi ostili”, che comprende anche l’Italia. 

Le suddette operazioni potranno dunque essere effettuate solo previa l’autorizzazione della Commissione governativa per il controllo degli investimenti stranieri. Nel termine di 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto il Governo della Federazione Russa deve determinare nel dettaglio la procedura per il rilascio dell’autorizzazione. 

Tra le altre novità introdotte dal decreto si rammenta il potere attribuito alle banche designate nelle liste sanzionatorie dei “Paesi ostili” di restituire in rubli a persone giuridiche aventi sede sul territorio della Federazione Russa i depositi su conti correnti in valuta estera, purché l’importo sia equivalente al valore delle obbligazioni in valuta estera (indipendentemente dalla valuta in cui tale valore è espresso) e sia calcolato in base al tasso di cambio determinato dalla Banca Centrale russa.

Da ultimo, alle società a responsabilità limitata le cui quote siano detenute direttamente o indirettamente da società operanti nel settore estrattivo con sede sul territorio della Federazione Russa è consentito di non rendere accessibili ad altri soci appartenenti a “Paesi ostili” le informazioni relative alle attività svolte.

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