Lo scorso 14 ottobre 2019 è stata pubblicata la relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull’attuazione degli accordi di libero scambio (ALS).
La relazione (link), aggiornata al 31 dicembre 2018 e giunta alla sua terza edizione, descrive lo stato dell’attuazione degli accordi commerciali più significativi stipulati tra l’Unione europea e paesi terzi.
Detto documento suddivide gli accordi commerciali in 4 diverse tipologie:
- accordi di nuova generazione, siglati ad esempio con Corea del Sud, Canada e Giappone;
- accordi di libero scambio globali e approfonditi, in essere con Georgia, Moldova e Ucraina;
- accordi di prima generazione, nei confronti della Norvegia, Svizzera, Messico e molti altri;
- accordi di partenariato economico, tra cui rientrano quelli con le regioni dell’Africa, Caraibi e Pacifico – ACP.
In forme e con modalità diverse tra di loro, detti accordi prevedono – tra le altre facilitazioni – sgravi e riduzioni daziarie per i beni di origine preferenziale dell’Ue (verso il paese terzo) ovvero del paese terzo (verso l’Ue).
Cogliamo l’occasione per segnalare che al fine dell’ottenimento degli anzidetti benefici daziari, con riferimento ai cd. accordi di nuova generazione, sarà necessario essere iscritti al sistema degli operatori registrati REX (link).
Con riferimento agli accordi di prima generazione, invece, continuerà ad essere possibile richiedere il certificato di circolazione EUR1; tuttavia, ricordiamo che come previsto dalla circolare protocollo 91956/RU del 26/07/2019 (link), dal gennaio 2020 non sarà più concessa la facilitazione relativa alla previdimazione dei certificati EUR1 ed ATR.