Lo scorso 9 gennaio è stata pubblicata sul sito della Commissione UE (https://trade.ec.europa.eu/doclib/html/155445.htm) la versione aggiornata al 2020 della tavola di correlazione tra i codici TARIC (Tariffa Integrata Comunitaria) e i codici di controllo di cui all’allegato I del Regolamento 428/2009 relativo a l’elenco dei prodotti a duplice uso.
La TARIC, codice a 10 digit istituito dalla Commissione Europea basandosi sulla Nomenclatura Combinata che, a sua volta, si basa sul Sistema Armonizzato elaborato in seno all’Organizzazione mondiale delle Dogane, è uno strumento d’informazione per gli operatori e gli uffici interessati agli scambi commerciali internazionali, contenente, tra le altre, le aliquote dei dazi e degli altri diritti di confine applicabili, comprese le esenzioni e le aliquote preferenziali applicabili.
I codici di controllo relativi ai prodotti a duplice uso, invece, sono uno strumento informativo che gli operatori utilizzano per l’esportazione, il transito e l’intermediazione di prodotti e tecnologie a duplice uso e la cui finalità è prevenire la proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Ricordiamo che, per quanto utile per un primo inquadramento della materia, la tavola di correlazione tra codici TARIC e dual use non può ritenersi né esaustiva né sufficiente per escludere o confermare la natura dual use dei beni o l’assoggettamento degli stessi alle restrizioni nei confronti di determinati paesi, posto che, salvo eccezioni, l’assoggettabilità delle merci alle misure di controllo delle esportazioni di prodotti a duplice uso non è determinata dai codici doganali, ma dalle caratteristiche intrinseche delle merci.