Il JCPOA: breve storia
Il Piano d’Azione Congiunto Globale (in inglese Joint Comprehensive Plan of Action– JCPOA) è un accordo internazionale riguardante il programma nucleare iraniano, raggiunto a Vienna il 14 luglio 2015 tra l’Iran, i paesi cosiddetti P5+1 (ovvero i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti – più la Germania) e l’Unione Europea. Come previsto dal JCPOA stesso, questo è stato formalmente approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 20/07/2015, tramite l’adozione all’unanimità della Risoluzione 2231. La risoluzione imponeva una piena attuazione del JCPOA in base a un dettagliato cronoprogramma (contenuto nel JCPOA medesimo), tramite il quale l’Iran avrebbe beneficiato di una progressiva revoca/sospensione delle sanzioni imposte da USA e UE, secondo un percorso ben definito.
Ad oggi, le tappe salienti del JCPOA sono state:
• Finalisation Day: 14/07/2015: intesa definitiva sul JCPOA.
• Adoption Day: 18/10/2015: entrata in vigore del JCPOA, 90 giorni dopo l’adozione della Risoluzione 2231.
• Implementation Day: 16/01/2016: a seguito della ricezione di un report dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) su determinate attività poste
in essere dall’Iran conformemente al JCPOA, è stata avviata una prima fase di rimozione/sospensione di alcune sanzioni UE nei confronti dell’Iran, nonché la
cessazione dell’applicazione di talune misure sanzionatorie USA contro l’Iran.
Residue pietre miliari originariamente previste dal JCPOA:
• Transition Day: 8 anni dopo l’Adoption Day è il termine previsto entro il quale l’UE si è impegnata a rimuovere o sospendere ulteriori misure sanzionatorie
adottate nei confronti dell’Iran. Entro lo stesso termine, gli Stati Uniti si erano impegnati ad adottare le necessarie modifiche legislative nel proprio
ordinamento per rimuovere determinate misure sanzionatorie.
• UNSCR Termination Day: 10 dopo l’Adoption Day, è previsto il termine del JCPOA.
Il ritiro degli USA dal JCPOA
Gli Stati Uniti hanno annunciato il loro ritiro unilaterale dal JCPOA l’8 maggio 2018, reintroducendo tutte le preesistenti misure sanzionatorie (in conformità agli impegni già presi nel quadro del JCPOA), e introducendone di nuove.
In una dichiarazione congiunta in risposta al ritiro degli Stati Uniti, i leader di Francia, Germania e Regno Unito hanno affermato che la Risoluzione 2231 avrebbe continuato ad essere il quadro giuridico internazionale di riferimento, vincolante per la risoluzione delle controversie con l’Iran.
Gli ultimi sviluppi
La Risoluzione 2231 comprende delle disposizioni destinate a terminare a distanza di cinque anni dall’Adoption Day, quindi il 18/10/2020. Queste sono in particolare contenute nell’Allegato B della stessa, paragrafo 5 e paragrafo 6 – limitatamente ai sottoparagrafi (b) ed (e), e riguardano sostanzialmente:
1. restrizioni (sotto forma di parere vincolante da parte del Consiglio di Sicurezza) alla vendita e al trasferimento di armamenti convenzionali verso l’Iran o a suo beneficio;
2. misure volte a ostacolare o impedire transazioni o vendite di armi da parte dell’Iran;
3. divieto di ingresso per determinati individui listati.
Gli USA hanno presentato una risoluzione volta a scongiurare l’automatismo nel termine dell’efficacia delle disposizioni sopra citate, ma questa non è stata adottata nella seduta del Consiglio di Sicurezza del 14/08/2020 (due favorevoli – USA e Repubblica Dominicana; due contrari – Cina e Russia; undici astenuti – tra cui, Francia, Germania e Regno Unito).
Una settimana dopo, il 19/08/2020, il Presidente Donald Trump ha annunciato che gli USA avrebbero cercato di ottenere una completa reintroduzione (c.d. snapback) dell’impianto sanzionatorio ONU nei riguardi dell’Iran. Il giorno seguente, 20/08/2020, il Segretario di Stato Michael Pompeo ha illustrato in una conferenza stampa alle Nazioni Unite come questa opzione fosse disponibile nonostante il ritiro degli USA dal JCPOA, in quanto l’opportunità di decidere sullo snapback sarebbe contenuta nella Risoluzione 2231 stessa. Tuttavia, l’iniziativa statunitense volta ad ottenere lo snapback non ha trovato consenso tra i membri del Consiglio di Sicurezza.
Le misure sanzionatorie UE che impongono un embargo sulle armi nei confronti dell’Iran, rimarranno peraltro in vigore, per espressa disposizione contenuta nel JCPOA, fino al Transition Day, ovvero fino al 2023.
È opportuno, inoltre, ricordare che deve ancora concludersi il procedimento di risoluzione delle controversie collegate all’attuazione dell’accordo, attivato prima da Regno Unito, Francia e Germania e successivamente dall’Iran, sulla base di alcune presunte violazioni reciproche degli obblighi imposti dal JCPOA.