Il 14 gennaio, il Dipartimento della Difesa ha aggiunto 9 entità alla lista delle cosiddette “Communist Chinese Military Companies” (CCMC), ossia società considerate operanti direttamente o indirettamente sul territorio USA a sostegno delle forze armate o dell’intelligence cinesi, in una prospettiva di sviluppo della strategia cinese del “Military-Civil fusion”. Tra le 44 entità presenti in lista ad oggi rileviamo le società China Mobile, China Telecom e China Unicom.
Secondo quanto previsto dall’EO 13959 “Addressing the Threat From Securities Investments That Finance Communist Chinese Military Companies” del 12 novembre 2020, come emendato il 14 gennaio, è fatto divieto alle US-person di effettuare transazioni aventi ad oggetto titoli costituiti per generare investimenti a beneficio delle CCMC. Il divieto diviene effettivo dopo 60 giorni dall’inserimento della CCMC nella lista “Non-SDN Communist Chinese Military Companies List” (NS – CCMC) dell’OFAC.
L’ordine esecutivo prevede, inoltre, l’obbligo di disinvestire dalle CCMC contenute nel suo allegato entro l’11 novembre 2021 mentre, per le altre entità cinesi successivamente inserite in lista NS – CCMC, la Licenza Generale n. 2 estende il termine a 365 giorni dalla designazione. Pertanto, allo scadere di tale data, sarà proibito per le US-person semplicemente possedere titoli emessi per il finanziamento di CCMC.
Infine, l’OFAC ha emesso, ad oggi, 13 domande e riposte (FAQ n. 857-865 e 871-874) per chiarire e specificare gli obblighi e i divieti previsti nell’ordine esecutivo. Preme sottolineare che le restrizioni previste da tale designazione sono ben più limitate di quelle tipicamente applicate dall’OFAC, in quanto non comportano un congelamento dei beni e il conseguente divieto di effettuare transazioni. Le designazioni ex EO 13959 non determinano infatti il rischio di sanzioni USA per i soggetti, statunitensi e non, che effettuano transazioni commerciali e finanziarie con le entità inserite nella NS – CCMC.