Negli scorsi mesi, lo Studio Legale Padovan ha assistito una società multinazionale attiva nel settore della componentistica per l’automotive nella procedura per l’ottenimento di un’autorizzazione ad avvalersi del metodo della separazione contabile in materia di origine preferenziale.
Notoriamente, tale autorizzazione è considerata tra le più complesse da ottenere in ambito doganale: per quanto ci è dato di sapere, infatti, la percentuale di successo di queste istanze non supera uno su cento/centocinquanta.
- Cos’è la separazione contabile
Come noto, l’attribuzione dell’origine preferenziale unionale a un prodotto consente di beneficiare di tariffe doganali nulle o ridotte quando quest’ultimo viene importato in un Paese con cui l’Unione Europea ha sottoscritto un accordo di libero scambio. Per ottenere tale status, il prodotto deve rispettare le regole di origine stabilite dal relativo accordo, che generalmente impongono limitazioni sulla quantità di materiali non originari utilizzati nel processo di produzione e richiedono rigorose prove documentali.
In tale ambito, la separazione contabile rappresenta un importante elemento di flessibilità e semplificazione per gli operatori economici. Questo istituto, normalmente previsto all’interno degli accordi di libero scambio conclusi dall’Unione europea, consente infatti agli operatori di dichiarare l’origine preferenziale dei prodotti realizzati con materiali fungibili (i.e. identici e intercambiabili) non in base alla quantità effettiva di materiali fungibili originari e non originari impiegati (per il cui calcolo sarebbe necessaria una separazione fisica degli stessi), ma su base forfettaria, attraverso il “metodo della separazione contabile”. Ciò consente agli operatori di non dover stoccare separatamente materiali come elementi di viteria, granaglie, prodotti allo stato liquido, ecc. che – data la loro natura – è difficile immagazzinare in scorte separate, a seconda del loro carattere originario o non originario.
Al fine di ottenere dall’autorità doganale l’autorizzazione a beneficiare della separazione contabile, la società istante deve dimostrare che:
- la segregazione dei materiali fungibili originari e non comporterebbe costi notevoli o difficoltà pratiche per l’impresa, e
- grazie al “metodo della separazione contabile”, il numero di prodotti ottenuti in un determinato lasso di tempo e considerati originari coincida con la quantità che si sarebbe ottenuta se vi fosse stata una separazione fisica delle scorte.
- Utilità per le imprese esportatrici
L’ottenimento di tale autorizzazione comporta importanti benefici per le aziende che ne sono titolari, tra cui:
- Riduzione dei costi: la possibilità di non dover stoccare separatamente i materiali originari e non originari consente all’impresa di risparmiare in termini di infrastrutture, spazi e costi di gestione;
- Semplificazioni logistiche: il ricorso alla separazione contabile garantisce maggiore flessibilità nella gestione dei magazzini e delle scorte delle materie prime;
- Aumento della competitività: la separazione contabile consente alle imprese di accedere con più facilità ai benefici derivanti dagli Accordi di libero scambio conclusi dall’Unione, potendo dichiarare l’origine preferenziale delle merci anche quando senza una vera segregazione fisica dei materiali di produzione.
I professionisti dello Studio Legale Padovan, che vantano un’esperienza pluriennale nel campo del diritto doganale, sono a disposizione delle imprese per assisterle nell’ottenimento e nell’utilizzo delle autorizzazioni e degli altri strumenti utili a semplificare la gestione degli adempimenti in materia doganale.