L’UE ADOTTA NUMEROSE DESIGNAZIONI CONTRO SOGGETTI BIELORUSSI

Dopo il divieto imposto lo scorso 4 giugno agli operatori bielorussi di sorvolo dello spazio aereo dell’UE e dell’accesso ai suoi aeroporti, il 21 giugno il Consiglio dell’Unione europea ha designato 78 individui e 8 entità bielorusse ai sensi del programma sanzionatorio previsto dal regolamento (UE) n. 756/2006 concernente misure restrittive nei confronti della Bielorussia. I soggetti colpiti sono stati considerati responsabili della repressione e delle gravi violazioni di diritti umani commesse nei confronti della società civile, di giornalisti e di oppositori al regime di Lukashenko; inoltre, 7 individui e un’entità sono stati inseriti nella lista sanzionatoria – in allegato al suddetto regolamento – per il dirottamento verso Minsk del volo Ryanair diretto a Vilnius del 23 maggio scorso e per la detenzione del giornalista Raman Pratasevich e di Sofia Sapega.

Le designazioni hanno colpito parlamentari, magistrati, funzionari dei servizi segreti e delle forze dell’ordine, rappresentanti dei media nonché imprenditori e imprese che traggono vantaggio e forniscono supporto al regime di Lukashenko, attivi per lo più nei settori della difesa, dell’auto, del petrolio e del tabacco. Il numero dei soggetti colpiti dalle sanzioni sulla Russia è così aumentato a 166 individui e 15 entità.

Le misure restrittive di carattere soggettivo imposte a tali soggetti prevedono il divieto di circolazione, il congelamento dei beni e il divieto di mettere direttamente o indirettamente a disposizione fondi o risorse economiche a favore degli individui/entità colpiti.

Analoghi provvedimenti sanzionatori sono stati adottati, in contemporanea, dalle autorità competenti degli Stati Uniti, del Canada e del Regno Unito che, insieme all’UE, hanno pubblicato una dichiarazione comune volta a confermare l’impegno al contrasto delle violazioni dei diritti umani, delle libertà fondamentali e del diritto internazionale.