ICP OBBLIGATORIO CON VALUTAZIONE DA PARTE DI UAMA PER LA NEONATA AUTORIZZAZIONE GRANDI PROGETTI E PER AGEU 007

L’Autorità nazionale – UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha emesso, il 10 gennaio 2022, due comunicazioni relative alla predisposizione e all’inoltro delle istanze per beneficiare dell’Autorizzazione Generale di Esportazione dell’UE (AGEU) 007 e dell’Autorizzazione Globale “Grandi Progetti”, confermando per la prima volta ufficialmente l’obbligatorietà dell’adozione dei c.d. Internal Compliance Programmes (ICP) per chi voglia profittarne.

Al riguardo, ricordiamo che entrambe le Autorizzazioni sono state introdotte con il Regolamento (UE) 2021/821 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2021, che istituisce un regime dell’Unione di controllo delle esportazioni, dell’intermediazione, dell’assistenza tecnica, del transito e del trasferimento di prodotti a duplice uso. 

Tale ultimo Regolamento, detto “Recast” o “Regolamento di rifusione”, è entrato in vigore il 9 settembre 2021 ed ha apportato diverse innovazioni nel campo del duplice uso, tra le quali l’introduzione di due nuove Autorizzazioni Generali di Esportazione dell’Unione europea (la AGEU 007 e la AGEU 008) e di una nuova tipologia di Autorizzazione Globale c.d. per “Grandi Progetti” (quest’ultima prevista anche nelle forme dell’autorizzazione specifica).

Le Autorizzazioni Generali di Esportazione dell’Unione europea (AGEU) sono state concepite per transazioni a basso rischio e possono essere usate previa notifica all’Autorità competente (entro i 30 giorni che precedono la prima esportazione), che emette una ricevuta di avvenuta ricezione. Dall’emissione della ricevuta di avvenuta ricezione la società è iscritta in un registro ad hoc e ha l’obbligo di inviare un riepilogo di tutte le operazioni portate avanti in ogni semestre (anche se pari a zero) entro 30 giorni dal suo termine (i.e. fine gennaio e fine luglio). L’AGEU 007, in particolare, così come regolata dall’Allegato II, Sezione G del Regolamento di Recast, riguarda l’esportazione intragruppo di software e tecnologia – ad esclusione dei prodotti ex Allegato II.I e quelli contenuti in apposita lista – verso 16 specifiche destinazioni (Argentina, Brasile, Cile, Corea del Sud, Filippine, India, Indonesia, Israele, Giordania, Malaysia, Marocco, Messico, Singapore, Sud Africa, Thailandia, Tunisia).

Diversamente, come chiarito da UAMA, attraverso l’Autorizzazione Globale “Grandi Progetti” sarà possibile, per il tramite di un’unica licenza, esportare prodotti a duplice uso verso un Paese terzo “dove l’esportatore costruirà o contribuirà alla costruzione di un impianto (es.: un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti nucleari o un impianto per la produzione di prodotti chimici) o realizzerà una serie di operazioni esportative riconducibili ad un unico e ben identificato progetto (es.: l’installazione di determinate apparecchiature telematiche nelle diverse sedi di un’amministrazione di un Paese Terzo)”. 

Le comunicazioni del 10 gennaio vertono principalmente sull’obbligatorietà dell’adozione di un Programma Interno di Conformità (o Internal Compliance Programme, ICP) per le società esportatrici che intendono avvalersi delle Autorizzazioni in parola. UAMA ha infatti chiarito come, alla luce del nuovo Regolamento Recast, l’adozione di ICP sia obbligatoria per il rilascio di simili autorizzazioni (nonché per il rilascio delle altre tipologie di autorizzazioni globali). 

Nello specifico, tale Programma dovrà essere redatto dalla società esportatrice secondo le apposite Linee Guida dell’Unione europea di cui alla Raccomandazione (UE) 2019/1318 della Commissione del 30 luglio 2019. L’Autorità nazionale – UAMA attraverso entrambe le comunicazioni specifica che il Programma dovrà essere inviato alla medesima Autorità per valutazione, contestualmente all’inoltro delle richieste d’uso della AGEU 007 e dell’Autorizzazione Globale “Grandi Progetti”. 

Ricordiamo che tutta la documentazione dovrà essere inviata all’Autorità via PEC all’indirizzo uama.dualuse@cert.esteri.it ovvero fatta pervenire in formato cartaceo a UAMA – Autorità nazionale, sede ministeriale di Viale Boston 25, 00144 Roma EUR.

Per la prima volta e in ottemperanza alla nuova disciplina UE sul duplice uso, in relazione all’ottenimento e all’uso sia dell’AGEU 007 sia della nuova ‘Autorizzazione Globale Grandi Progetti’, UAMA prevede dunque per le aziende interessate l’obbligo di redigere un ICP, che sarà oggetto di valutazione da parte dell’autorità prima del rilascio della relativa autorizzazione. All’interno della comunicazione relativa all’Autorizzazione Globale “Grandi Progetti”, UAMA ha altresì specificato che tale obbligo si estende in generale anche a tutte le altre tipologie di autorizzazioni globali.

Con riferimento a tali nuovi adempimenti, ricordiamo che lo Studio Legale Padovan vanta un’esperienza ultradecennale nell’ambito del dual-use. Lo Studio può assistere nell’elaborazione di ICP e di apposite procedure aziendali volte alla corretta gestione della materia del duplice uso e, più in generale, di tutte le tematiche connesse all’export control e alle sanzioni economiche internazionali.