RELAZIONE DELLA COMMISSIONE SULL’ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO (UE) 2021/821

La Commissione Europea ha pubblicato il 1 settembre 2022 la Relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’attuazione del Regolamento (UE) 2021/821 (‘Regolamento Dual Use’), ivi includendovi sia informazioni sui controlli delle esportazioni di prodotti a duplice uso nel 2021, sia dati aggregati sui medesimi controlli per il 2020.

Nello specifico, dopo un breve excursus sull’evoluzione del quadro politico e normativo in tema di controllo delle esportazioni, ivi comprese le misure nazionali di attuazione e di applicazione dei controlli sulle esportazioni, la Relazione propone una sintetica disamina delle attività del Gruppo di coordinamento sui prodotti a duplice uso (‘GCDU’), illustra i dati principali e le relative stime concernenti i controlli sulle esportazioni per il 2020 e, infine, offre una panoramica delle azioni intraprese dall’UE nel 2021 e la roadmap del loro sviluppo per gli anni a venire.

Quanto allo sviluppo della politica di controllo delle esportazioni, la Commissione evidenzia il ruolo chiave della cooperazione tra l’istituzione europea e gli Stati membri, che trova un forte alleato e promotore nel GCDU e nei vari gruppi di esperti che lo compongono (competenti per lo sviluppo di nuove politiche, orientamenti, procedure, ecc.).

Altresì, viene evidenziata l’importanza della cooperazione tra UE e Stati Uniti in materia di controllo delle esportazioni: in particolare, nell’ambito del Trade and Technology Council (‘TTC’), è stata approvata il 29 settembre 2021 un’ambiziosa dichiarazione congiunta volta a promuovere la convergenza dei controlli sulle tecnologie sensibili a duplice uso, lo sviluppo di buone pratiche in materia di valutazione del rischio, licenze e deroghe, nonché consultazioni tecniche in materia di sviluppi legislativi, approcci e azioni di conformità e applicazione, adeguamenti degli elenchi di controllo e cooperazione multilaterale e internazionale.

Infine, viene citata l’istituzione di un dialogo sul controllo delle esportazioni con i sei partner dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia) a sostegno di un continuo allineamento con le politiche dell’UE.

In merito allo sviluppo normativo in materia di controllo delle esportazioni, la Commissione evidenzia non solo l’ammodernamento del sistema ad opera del Regolamento (UE) 2021/821, ma altresì che il 7 gennaio 2022 è entrato in vigore l’elenco di controllo UE aggiornato e consolidato, in seguito alle modifiche apportate ai regimi multilaterali di controllo delle esportazioni (i.e. accordo di Wassenaar e gruppo Australia).

Relativamente alle misure nazionali di attuazione di specifiche disposizioni del Regolamento Dual Use, la Relazione dà atto della nota informativa pubblicata dalla Commissione in data 8 febbraio 2021, che fornisce una sintesi delle misure stesse, tra cui di particolare interesse risultano l’estensione dei controlli sull’intermediazione e sul transito, l’estensione dei controlli a prodotti non compresi nell’elenco per motivi di sicurezza pubblica e di rispetto dei diritti umani, l’introduzione di autorizzazioni generali di esportazione nazionali, nonché l’applicazione di controlli sui trasferimenti intra-UE per taluni prodotti non compresi nell’elenco. Quanto alle misure nazionali di applicazione, invece, si ratifica l’attuale validità dell’elenco pubblicato insieme alla relazione annuale sul controllo delle esportazioni del 2019.

Come sopra anticipato, la Relazione della Commissione esamina altresì l’attività del GCDU. Il Gruppo ha coordinato lo scambio generale di informazioni sull’attuazione del Regolamento Dual Use, concentrandosi sulle misure nazionali di attuazione, gli elenchi nazionali di controllo e i dati relativi alle licenze, per offrire una panoramica sull’attuazione dei controlli e per migliorare la trasparenza.

Le discussioni di maggiore interesse per gli Stati membri hanno riguardato, in primo luogo, la necessità di rafforzare lo scambio di informazioni sulle autorizzazioni generali di esportazione dell’UE (‘EUGEA’) e sulle licenze globali, e di sviluppare un meccanismo di consultazione tra le autorità competenti per tali autorizzazioni. Inoltre, particolare attenzione è stata rivolta alle tecnologie di sorveglianza informatica, con la riattivazione dell’apposito gruppo di esperti (‘STEG’) che sta preparando gli orientamenti per gli esportatori a sostegno di una efficace attuazione dei controlli contro il rischio che tali prodotti siano utilizzati a fini di repressione interna o di gravi violazioni dei diritti umani e/o del diritto umanitario internazionale. Lo scambio tecnico di informazioni sull’applicazione dei controlli relativi alle tecnologie di sorveglianza informatica ha mostrato una diminuzione del numero di licenze per l’esportazione delle stesse e l’emanazione di 32 dinieghi a fronte del rilascio di 39 licenze.

Particolare importanza ha rivestito anche lo sviluppo del sistema elettronico relativo ai prodotti a duplice uso (‘DUeS’), piattaforma essenziale per l’efficace applicazione del regolamento e la condivisione delle informazioni. Il 2021 ha segnato il primo anno di attività del sistema di rilascio elettronico delle licenze, con la sua introduzione in Lettonia e Romania e la sua progressiva estensione ad altri Stati membri nel 2022 (compresa l’Italia) e nel 2023.

Infine, i dati aggregati sui controlli delle esportazioni del 2020, per quanto trattasi di mere stime approssimative a causa della difficoltà ad ottenere informazioni attendibili, indicano che le esportazioni di prodotti a duplice uso hanno rappresentato circa il 2,7% delle esportazioni totali dell’EU (intra ed extra UE), per un valore di circa 128 miliardi di euro. D’altro canto, stando ai dati raccolti (e rammentando che non tutti gli Stati membri raccolgono dati completi e/o li rendono disponibili), il valore complessivo delle domande ha raggiunto 38,4 miliardi di euro, rappresentando il 2,3% delle esportazioni extra UE. La maggioranza delle licenze rilasciate sono specifiche e globali, mentre i dinieghi sono stati solo una piccola parte (n. 559). Quanto alle destinazioni delle licenze di esportazione, le principali sono state Cina, Stati Uniti, Taiwan, Corea del Sud e Russia, mentre i trasferimenti intra UE hanno interessato principalmente Francia, Svezia, Finlandia, Germania, Spagna e Belgio. La principale categoria per valore, sempre nel 2020, è stata la categoria 5 (Telecomunicazioni e sicurezza dell’informazione), seguita dalla categoria 0 (Materiali nucleari, impianti e apparecchiature) e dalla categoria 3 (Materiali elettronici).

In conclusione, la Commissione ha reso noto che, nel quadro del nuovo regolamento, i vari gruppi di esperti continueranno il lavoro svolto per potenziare i controlli sulle tecnologie di sorveglianza informatica, favorire lo scambio di informazioni e la trasparenza, applicare i controlli delle esportazioni, promuovere le tecnologie emergenti e l’elaborazione di programmi UE in materia di sviluppo di capacità e formazione per le autorità competenti degli Stati membri. Tutte queste attività consentiranno altresì all’UE di efficientare la cooperazione con i propri partner, al fine di promuovere la convergenza globale dei controlli, migliorare la trasparenza accrescendo la prevedibilità per le imprese e promuovere i valori dell’UE, la pace e la sicurezza a livello internazionale.