GOLDMAN SACHS: IL GIUDICE RUSSO HA DISPOSTO IL SEQUESTRO DELLE AZIONI DETENUTE DALLA BANCA IN ALCUNE SOCIETÀ RUSSE

In data 1° agosto 2023 il Tribunale Arbitrale di Mosca (l’organo giurisdizionale competente a conoscere le controversie tra imprese) ha emesso un provvedimento cautelare di sequestro conservativo delle azioni detenute dalla banca statunitense Goldman Sachs International nella società russa Detsky Mir.

Con il medesimo provvedimento sono state imposte misure cautelari anche sulle azioni detenute da Goldman Sachs, tra l’altro, nelle società russe Sberbank, Aeroflot, Gazprom, Lukoil, Magnit, Tatneft e VTB Bank.

Il provvedimento si inserisce in una controversia tra, da una parte, alcune società del gruppo Goldman Sachs con il fondo Goldman Sachs III SICAV e, dall’altra parte, la banca russa Otkritie Bank, che ha adito il Tribunale chiedendo misure cautelari per garantire il recupero del credito, pari a 614.742.526,00 rubli (5. 978 438,69 euro), vantato nei confronti del gruppo Goldman Sachs.

Va precisato che la banca russa Otkritie è designata dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dall’Unione Europea. Ciò comporta, per gli operatori statunitensi, britannici ed europei, il divieto di mettere direttamente o indirettamente a disposizione di Otktritie Bank fondi o risorse economiche. Ne consegue che né Goldman Sachs Inc., né le sue controllate avrebbero potuto effettuare alcun pagamento in favore di Otkritie Bank, senza violare le sanzioni economiche internazionali. Era proprio per tale ragione che Goldman Sachs non aveva adempiuto alle proprie obbligazioni.

Va anche ricordato che Goldman Sachs nel suo sito web aveva reso nota la decisione di disinvestire dal mercato russo cedendo a terzi le quote detenute in numerose società russe. Sembrerebbe che proprio quest’ultima circostanza abbia indotto la banca russa all’azione giudiziaria, visto il rischio di perdere attivi aggredibili in Russia. Il Tribunale ha seguito l’impostazione di Otkritie ed ha concesso il sequestro delle azioni possedute dal colosso statunitense nelle società russe.

Sebbene i sequestri cautelari siano una prassi diffusa in Russia, nel caso di Goldman Sachs è interessante che venga espressamente richiamato il sito di Goldman Sachs International da cui si evincerebbe la volontà di disinvestire dal mercato russo, così come altre fonti, tra cui Reuters ed Interfax, a conferma delle attività della società statunitense dirette a liquidare la sua presenza russa.

Ad oggi, il valore degli attivi di Goldman Sachs International sequestrati corrisponde a circa 4 miliardi di rubli (equivalenti a circa 39 milioni di euro), una somma di gran lunga superiore al valore della causa.

In conclusione, in questa vicenda non è stato tanto il fatto che Goldman Sachs abbia nazionalità USA, quindi di un cosiddetto “paese ostile” a giustificare il provvedimento cautelare, quanto la circostanza che la banca avesse deciso di liquidare i propri investimenti nel mercato russo e di cessare la propria attività in quel paese. Sembrerebbe, che la decisione dei giudici russi si possa collocare nel solco dell’amministrazione temporanea decisa con decreto del Presidente della Federazione Russa n. 320 del 25 aprile 2023, in virtù del quale sono state sottoposte ad amministrazione straordinaria statale le azioni di società russe possedute da entità straniere, tra cui Danone, Calsberg, Fortum e Uniper SE, che erano in procinto di lasciare il mercato russo.

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