CORPORATE SUSTAINABILITY DUE DILIGENCE DIRECTIVE: APPROVATA DAL CONSIGLIO LA PROPOSTA DI DIRETTIVA

Venerdì 15 marzo 2024, il Consiglio dell’Unione europea ha approvato la propria proposta della direttiva riguardante la due diligence delle imprese in materia di sostenibilità (c.d. corporate sustainability due diligence directive). Il voto del Consiglio arriva al termine di un lungo percorso per l’approvazione di tale atto legislativo, iniziato il 23 febbraio 2022 con la proposta di direttiva della Commissione europea e proseguito con l’accordo tra Parlamento europeo e Consiglio del 14 dicembre 2023, di cui avevamo parlato in questo post. Successivamente all’accordo del dicembre scorso, tuttavia, certi Stati membri, avevano espresso alcune riserve; è dunque per tale motivo che l’adozione della proposta di direttiva del Consiglio è stata sensibilmente ritardata.

È necessario osservare come il Consiglio abbia apportato significative modifiche alla proposta originaria della Commissione.

La più rilevante riguarda sicuramente l’ambito di applicazione della direttiva che, secondo quanto proposto dal Consiglio, si applicherà alle società che abbiano più di 1.000 (mille) dipendenti e un fatturato netto a livello mondiale superiore a €450 milioni. Rientrerebbero nel campo di applicazione della proposta direttiva anche quelle società che, pur non raggiungendo tali soglie, siano la società capogruppo di una società che, invece, le raggiunga.

Inoltre, la proposta direttiva si applicherebbe anche alle società che abbiano stipulato, o siano le società capogruppo di un gruppo che ha stipulato accordi di franchising o di licenza nell’Unione in cambio di royalties con società terze indipendenti, laddove tali accordi garantiscano un’identità comune, una concezione commerciale comune e l’applicazione di metodi commerciali uniformi, e dove queste royalties ammontino a più di €22,5 milioni, a condizione che l’azienda sia la capogruppo di un gruppo con un fatturato mondiale netto superiore a 80 milioni.

Nella proposta del Consiglio è previsto che le società integrino la due diligence in tema di sostenibilità in tutte le loro politiche aziendali e nei loro sistemi di gestione del rischio. Nello specifico, tali politiche di dovuta diligenza dovranno essere aggiornate ogniqualvolta ciò si renda necessario, e comunque almeno ogni 24 mesi. È inoltre previsto che le società adottino rimedi nel caso in cui le proprie azioni abbiano causato, da sole o in concorso con le azioni di altri, degli effetti avversi. Altresì, è previsto un obbligo di reportistica per le società, che dovranno pubblicare annualmente sul proprio sito una rendicontazione circa le proprie attività di due diligence derivanti dalla proposta direttiva. Infine, è prevista la pubblicazione di linee guida da parte della Commissione, per aiutare le imprese interessate a conformarsi a tale legislazione.

Ora che il Consiglio ha adottato la propria proposta di direttiva, il testo tornerà per l’approvazione definitiva al Parlamento europeo. Compiuto tale passaggio, la direttiva verrà quindi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea e, una vola entrata in vigore, gli Stati Membri avranno due anni per la trasposizione di tale normativa all’interno dei propri ordinamenti.

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