GLI USA REIMPONGONO RESTRIZIONI SULL’OIL & GAS VENEZUELANO DOPO IL MANCATO RISPETTO DEGLI IMPEGNI DI BARBADOS

Il 17 aprile 2024, l’Office of Foreign Assets Control (“OFAC”) degli Stati Uniti d’America ha annunciato la reimposizione delle sanzioni riguardanti il settore dell’oil&gas venezuelano, che erano state temporaneamente sospese, per un periodo di sei mesi, a ottobre del 2023.

Il 18 ottobre 2023, infatti, l’OFAC aveva rilasciato una serie di General License (“GL”) che autorizzavano numerose attività precedentemente vietate. Tra queste, spiccava la GL 44, che prevedeva un parziale allentamento delle sanzioni contro il settore petrolifero e del gas venezuelano per sei mesi, consentendo diverse attività fino al 18 aprile 2024, tra cui:

  • produzione, estrazione, vendita ed esportazione di petrolio e gas dal Venezuela;
  • prestazione di servizi connessi al settore oil&gas in Venezuela;
  • pagamento di fatture per beni o servizi relativi al settore oil&gas in Venezuela;
  • nuovi investimenti nelle operazioni del settore oil&gas in Venezuela;
  • consegna di petrolio e gas dal Venezuela ai creditori del governo venezuelano.

Tale parziale apertura era avvenuta in seguito all’accordo firmato a Barbados nell’ottobre del 2023 tra il presidente venezuelano in carica, Nicolas Maduro, e le opposizioni, e riguardante la roadmap elettorale in vista delle elezioni che si terranno in Venezuela il 28 luglio 2024. Tuttavia, la distensione dell’apparato sanzionatorio statunitense nei confronti del Paese latinoamericano aveva subito una battuta d’arresto già negli scorsi mesi, quando il Tribunal Supremo de Justicia, organo giurisdizionale supremo in Venezuela, vicino al governo, aveva impedito la candidatura alle elezioni presidenziali di Maria Corina Machado, con l’accusa di cospirazione e corruzione (ne avevamo parlato qui).

Anche a seguito di tale vicenda, nonostante il rispetto da parte di Maduro di alcuni degli impegni previsti nell’accordo di Barbados, gli Stati Uniti hanno ritenuto che il presidente venezuelano e i suoi rappresentanti non abbiano completamente ottemperato al medesimo. Di conseguenza, gli USA hanno deciso di non rinnovare la GL 44, che è dunque scaduta alle 12:01 del 18 aprile, determinando la reimposizione delle sanzioni nei confronti del settore oil&gas venezuelano vigenti anteriormente all’adozione di tale GL.

La GL 44A, che sostituisce la GL 44, autorizza fino al 31 maggio 2024 tutte le operazioni necessarie al completamento delle transazioni, connesse al settore dell’oil&gas, precedentemente autorizzate dall’ormai scaduta GL 44 (c.d. wind down). L’OFAC ha anche pubblicato delle FAQ per chiarire la portata di queste decisioni, dichiarando che gli Stati Uniti continueranno a valutare la propria politica sanzionatoria nei confronti del Venezuela alla luce delle azioni intraprese da Maduro e dai suoi collaboratori, anche in considerazione dell’approssimarsi delle elezioni che si svolgeranno nel paese il 28 luglio.

Per quanto riguarda gli operatori italiani ed unionali, vale la pena ricordare che qualsiasi transazione con il Venezuela deve essere conforme alle disposizioni delle misure restrittive UE contro il Venezuela, come previste dal Regolamento (UE) 2017/2063.

Tali misure restrittive sono state rinnovate per l’ultima volta nel novembre 2023, con scadenza il 14 maggio 2024. Al momento, tale termine non è ancora stato prorogato, ma è ragionevole aspettarsi che ciò avverrà a breve, come peraltro già anticipato dal Consiglio nel comunicato stampa del novembre scorso che annunciava il rinnovo delle misure restrittive UE nei confronti del Venezuela.

Pertanto, va evidenziata la necessità per gli operatori unionali di rimanere informati, monitorando attentamente gli sviluppi futuri.

I professionisti dello studio legale Padovan, con un’esperienza ultradecennale in tema di sanzioni economiche internazionali e di regimi di controllo dei commerci, potendo anche contare su un ampio network di corrispondenti internazionali esperti, tra l’altro, di normativa statunitense, rimangono a disposizione per supportare operatori commerciali e finanziari nelle proprie transazioni con il Venezuela, mantenendo sempre monitorata la situazione geopolitica e sanzionatoria unionale e statunitense in connessione col Paese latinoamericano.