DUAL USE: LA FRANCIA PUBBLICA UNA PROPRIA LISTA DI CONTROLLO NAZIONALE

Lo scorso 2 febbraio, il Ministro francese dell’economia, delle finanze e della sovranità industriale e digitale ha emanato un’ordinanza sulle esportazioni verso Paesi terzi di beni e tecnologie relativi ai computer quantistici e alle relative tecnologie abilitanti e alle apparecchiature per la progettazione, lo sviluppo, la produzione, il collaudo e l’ispezione di componenti elettronici avanzati. In particolare, attraverso tale ordinanza il Governo francese si è dotato di una propria lista di controllo nazionale, obbligando i propri operatori nazionali a richiedere un’autorizzazione preventiva per l’esportazione dei prodotti ivi compresi, al pari di quanto già richiesto per l’esportazione di prodotti elencati all’interno dell’allegato I del Regolamento (UE) 2021/821.

La pubblicazione di tale lista di controllo si pone in linea con quanto già fatto dai governi di Spagna, Paesi Bassi e Lituania che, tra maggio e giugno 2023, sono stati i primi Paesi dell’Unione ad adottare degli elenchi di controllo nazionali volti a limitare l’esportazione, tra le altre cose, di macchinari per la fabbricazione di semiconduttori, di computer quantistici e tecnologie connesse alla produzione e allo sviluppo di questi ultimi o di loro componenti, di stampanti 3D, di motori aeronautici, e di altri beni o tecnologie sensibili.

Tale facoltà è concessa agli Stati membri dall’articolo 9 del Regolamento (UE) 2021/821, l’atto normativo che regola a livello unionale il controllo delle esportazioni di prodotti a duplice uso, che consente loro di introdurre misure di controllo su beni e tecnologie – ulteriori rispetto a quelli già controllati – legate a motivi di pubblica sicurezza.

Peraltro, a seguito delle azioni adottate da Spagna e Paesi Bassi, lo scorso 26 ottobre 2023 la Commissione europea ha pubblicato un comunicato con il quale ha annunciato che l’Unione ha attivato la possibilità di istituire controlli ‘autonomi’, ovvero coordinati esclusivamente tra stati membri UE, sulle esportazioni di prodotti dual-use, a prescindere dalle decisioni adottate in seno ai regimi multilaterali di controllo.

L’adozione, da parte del governo francese, di una propria lista di controllo nazionale rappresenta dunque un ulteriore elemento che testimonia la volontà degli stati dell’Unione europea di ritagliarsi un proprio spazio di autonomia rispetto alle politiche di export control decise a livello multilaterale, le sole che possono essere prese in considerazione dalla Commissione per aggiornare la lista dei beni a duplice uso.

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