MISURE RESTRITTIVE UE: ADOTTATI NUOVI PROGRAMMI SANZIONATORI RIGUARDANTI IL GUATEMALA E HAMAS

L’Unione europea ha adottato due nuovi programmi sanzionatori nei confronti del Guatemala e dei soggetti che sostengono Hamas e la jihad islamica palestinese (“JIP”).

In particolare, in data 15 gennaio 2024, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE il Regolamento (UE) 2024/287 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Guatemala e che istituisce un quadro specifico di misure restrittive a sostegno della democrazia e di una transizione pacifica e ordinata del potere nel Paese. Tale programma sanzionatorio è stato adottato a causa dei tentativi di compromettere i risultati elettorali in corso in Guatemala, a seguito delle recenti elezioni da cui è emerso come vincitore il presidente eletto Bernardo Arévalo. Grazie a questo nuovo quadro, l’UE potrà quindi imporre misure restrittive nei confronti delle persone ed entità responsabili di azioni che compromettono la democrazia, lo Stato di diritto e la transizione pacifica del potere in Guatemala.

Le misure restrittive adottate consistono principalmente nel congelamento dei beni posseduti, detenuti o controllati da una qualsiasi delle persone fisiche o giuridiche, delle entità o degli organismi listati all’allegato del summenzionato regolamento. Inoltre, è fatto divieto a persone ed entità unionali di mettere fondi e risorse economiche a disposizione di persone ed entità inserite in tale elenco. Ad oggi, nell’allegato I non è ancora stata listata alcuna persona od entità, ma è ragionevole attendersi designazioni nel caso in cui eventi interni al Guatemala ne minaccino la transizione democratica.

In data 19 gennaio 2023 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE il Regolamento (UE) 2023/386, che istituisce misure restrittive nei confronti dei soggetti che sostengono, facilitano o permettono la commissione di atti di violenza da parte di Hamas e della Jihad islamica palestinese, alla luce dell’attuale situazione in Medioriente a seguito dei fatti del 7 ottobre scorso.

Con l’adozione di tale regolamento, l’UE potrà quindi sanzionare coloro che sostengono materialmente o finanziariamente Hamas o la JIP, nonché coloro che partecipano alla pianificazione, alla preparazione o all’agevolazione di atti di violenza da questi commessi. Inoltre, persone, gruppi, entità e organismi potrebbero essere sanzionati anche per attività che riguardino la fornitura di armi alle due organizzazioni, gravi violazioni del diritto internazionale umanitario o dei diritti umani e la pubblica istigazione alla commissione di atti di violenza.

Anche in questo caso, le misure restrittive consistono principalmente nel congelamento degli asset dei soggetti e delle entità sanzionati, nonché nel divieto di messa a disposizione, a favore di questi, di fondi e risorse economiche. Ad oggi sono sei i soggetti, di varia nazionalità, sottoposti a misure restrittive nell’ambito di tale programma sanzionatorio.

Da ultimo segnaliamo che, in data 22 gennaio 2024, l’UE ha per la prima volta sanzionato alcuni individui ed entità ai sensi del Regolamento (UE) 2023/2147 concernente misure restrittive in considerazione delle attività che compromettono la stabilità e la transizione politica del Sudan, che non vedeva, in precedenza, soggetti sottoposti a misure restrittive.